Renato Bertini presenta la sua “onda“

Domani alla Biblioteca San Giovanni il libro dal titolo “Vague“, collegato alla mostra antologica presente alla “Pescheria“ di Pesaro

Migration

La mostra di Renato Bertini in corso al Centro Arti Visive Pescheria ha registrato un notevole afflusso di pubblico. Come corollario la Fondazione Pescheria in collaborazione con il Comune di Pesaro, promuove un incontro (Biblioteca San Giovanni, domani ore 18) dove verrà presentato il libro Renato Bertini “Vague“.

Il volume riunisce le immagini dei lavori di Bertini, in un variegato alternarsi tra dipinti esposti, foto d’archivio e i recenti scatti in studio realizzati da Marco Bonci. Una dopo l’altra le immagini si susseguono come un’onda così come le opere nell’allestimento, tra il Loggiato della Pescheria e la chiesa del Suffragio, da cui il titolo “Vague“, ovvero “onda“ oppure “vago“, suggerendo quel senso di instabilità e aleatorietà che rappresenta la cifra stilistica di tutta la ricerca pittorica dell’artista. Dialogheranno con Renato Bertini: Cecilia Casadei, Franco Bertini e Mauro Santini; seguirà visita guidata alla mostra con l’artista.

Renato Bertini ha portato in Pescheria le opere pittoriche incentrate sul tema del corpo e del paesaggio, entrambi elementi della natura, intesa come energia esplosiva che, come un’onda, si crea e si disfa e mai permane, quasi una metafora della vita, creando un dialogo tra i dipinti più recenti e quelli del passato. Non un’antologica ragionata, bensì la sua esperienza estetica, la sua tensione artistica nata, sin da giovane, dall’osservazione della sua terra e del mare; ama ricercare l’elemento minimale da cui scaturisce il tutto; una fenomenologia che unisce micro e macrocosmo, energia esterna e interna, svelando la ciclicità degli eventi e la regolarità della natura nel suo precario equilibrio. L’artista registra e traduce questa ritualità nelle sue opere. Renato Bertini, nato nel 1939 a Pesaro, inizia a dipingere sin da bambino; dopo la scuola d’Arte, fa alcune esperienze nelle manifatture “Molaroni“ e “Baratti“, ma la sua scelta artistica è quella della pittura. Dal 1963 si trasferisce in Svizzera, a Zurigo, dove rimane fino al 1966, alternando poi la sua attività tra Zurigo e Pesaro. Vince numerosi premi e partecipa a concorsi e mostre in Italia (Faenza, Vicenza, la Triennale di Milano, Gubbio, Gualdo Tadino, Firenze, Biennale di Venezia) e all’estero (tra cui Berlino, Vienna, Hannover, Zurigo). Prenotazione consigliata. Ingresso libero. Info 0721 387761 www.centroartivisivepescheria.it

ma. ri. to.