Pesaro, la Renco vende il resort di Zanzibar

La spagnola Rui lo ha pagato oltre 20 milioni

Il villaggio la Stella dell'Est di Zanzibar e Giovanni Gasparini (Fotoprint)

Il villaggio la Stella dell'Est di Zanzibar e Giovanni Gasparini (Fotoprint)

Pesaro, 21 agosto 2019 - La ‘Renco’ ha venduto il gioiello di famiglia. E cioè l’hotel-resort che Rinaldo Gasparini, e cioè il fondatore della società di costruzioni, aveva costruito a Zanzibar. Una struttura extralusso che aveva incorporato all’interno una serie di villette dotate di piscina privata, maggiordomo, cuoco e via dicendo. Storie hollywoodiane: un cinque stelle sulla carta, ma in realtà era un... sette stelle.

Quanto ha messo in cassa la società che ancora per pochi giorni ha la sua sede in viale Venezia? La cifra nessuno la dice, ma si parla di oltre venti milioni di euro. «No, non ho versato nemmeno una lacrima per questa cessione – dice Giovanni Gasparini, figlio del fondatore e presidente della Renco –, anche perché mio padre avrebbe fatto esattamente quello che ho fatto io. E cioè l’avrebbe venduto... anche prima».

Vero che volete dismettere il settore degli hotel?

«No, questo non è vero ed anzi siamo intenzionati a fare investimenti anche in Italia. Ma è anche vero che ci arrivano diverse offerte per gli alberghi che abbiamo e se non sono strategici, e l’offerta è buona, perché no. Valutiamo le proposte che ci arrivano».

In totale quanti hotel ha la Renco?

«In questo momento 16 sparsi in tutto il mondo ed in Mozambico, dove sto andando, ne dobbiamo costruire un altro, ed anche un piccolo porto. In Italia, solamente tre: uno è quello di Firenze che già lavora e bene, poi stiamo concludendo quello che abbiamo preso nella zona del prosecco in Veneto e quindi quello che abbiamo preso a Pesaro in viale Trieste, il Garden. Ma per quest’ultimo non abbiamo fretta».

I lavori potrebbero non partire nemmeno questo inverno?

«Potrebbe...».

Tornando a Zanzibar e cioè all’inizio della storia: cosa vi ha fatto cambiare idea e quindi vendere?

«La Riu, società che ha catene di hotel, ed è spagnola, aveva comprato un albergo accanto al nostro. Poi ha comprato i terreni dopo la nostra struttura. Ma avevano un problema: non avevano la spiaggia. Per cui sono venuti da noi e ci hanno fatto questa offerta che abbiamo ritenuto conveniente ed abbiamo quindi ceduto».

In pratica si tratta della ‘Stella dell’Est’ che aveva incorporato il ‘Diamonds’: il primo ha 138 camere; il secondo è un resort di lusso composto da 11 villette, 9 singole e due doppie. La società Riu che ha comprato il ‘villaggio’, ha sede a Maiorca in Spagna ed ha anche una partecipazione azionaria all’interno della Tui, tour operator tedesco, con 20mila dipendenti e 20 miliardi di fatturato e quotazioni alla Borsa di Francoforte. Le due società sono collegate.

Storia strana quella della Gemma Dell’Est a Zanzibar, perché l’aveva costruito e voluto il fondatore Rinaldo Gasparini che proprio lì a Zanzibar morì, nel 2004. «No, per questa cessione non ho versato una lacrima – ribadisce il figlio Giovanni – . Sarò sicuramente emozionato invece il prossimo 7 settembre quando faremo l’inaugurazione della nuova sede lungo la Urbinate. Un lavoro che è durato poco più di un anno e che rappresenta anche il segno di chi siamo e di come operiamo. Negli uffici di viale Venezia sono già stati fatti gli scatoloni: tutto pronto per questo trasferimento».

Cosa farete delle due palazzine di viale Venezia?

«Prima passiamo nella nuova sede e poi penseremo alla vecchia. Si tratta di due palazzine per un totale di oltre 2mila metri quadrati. Ancora prematuro per dire quale sarà il loro futuro».

In partenza per il Mozambico...

«Sì, un viaggio interminabile. Devo arrivare in un villaggio che si chiama Parla dove abbiamo comprato due grandi aree; poi dobbiamo costruire un hotel ed anche un porto, più che altro dobbiamo realizzare un molo per l’attracco delle navi di quella che diventerà gas-city».

E in Armenia, partiti?

«Siamo già partiti e siamo operativi con la costruzione della grande centrale elettrica da oltre 200 milioni di euro: in questo momento stiamo realizzando le fondamenta».