Riapre Cardiologia, è terminata la quarantena

I sanitari che erano finiti in isolamento possono finalmente rientrare. Magnoni: "Si torna operativi senza aiuti dall’esterno"

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Dopo quasi tre settimane dalla chiusura, riapre oggi il reparto di Cardiologia dell’ospedale di Urbino, evacuato e poi chiuso, a inizio gennaio, per un focolaio di Covid-19 tra il personale.

Diversi sanitari dell’unità operativa sono usciti dalla quarantena e possono tornare a lavorare, permettendo la ripresa delle attività.

"Si riapre e lo faremo grazie al rientro in servizio degli operatori urbinati, senza aiuti dall’esterno – ha spiegato il direttore dell’Area Vasta 1, il dottor Romeo Magnoni –. Come avevamo detto, per fortuna i nostri sanitari non erano tutti malati. Non è così per il reparto di Rianimazione, che speriamo comunque di poter riaprire al più presto".

Prima di arrestarsi, il focolaio aveva coinvolto 21 sanitari tra quelli delle due unità; la vicenda aveva mandato in crisi l’organizzazione dell’ospedale, con ripercussioni molto estese. La polemica è stata anche politica, come ci si poteva poi aspettare.

Soddisfatta per questa riapertura è anche Elisabetta Foschi, assessore alla Sanità del Comune di Urbino: "Fermo restando che le urgenze sono sempre state garantite, la situazione ora va meglio. I reparti andavano riattivati al più presto, ma lo si è fatto col nostro personale: forse non era neanche facile avere quello aggiuntivo che voleva la Regione, visto che i cardiologi e rianimatori sono i medici più richiesti. Cardiologia ripartirà con 10 letti, a cui si aggiungono i quattro di Terapia intensiva già riattivati. È migliorata anche la situazione della zona contumaciale dell’ospedale, in cui ora si trovano solo due contagiati in attesa di essere trasferiti. Il deflusso è ripartito, non solo verso Pesaro, ma anche verso strutture private come Fossombrone e Macerata Feltria".

n. p.