"La foto di Pesaro dovrebbe essere l’istantanea del nuovo Pd Marche". Il sindaco Matteo Ricci usa un’immagine evocativa per entrare nel dibattito che si è scatenato negli ultimi giorni all’interno Pd regionale. La foto alla quale fa riferimento è quella scattata per siglare l’accordo pesarese che nei giorni scorsi ha portato alla candidatura a sindaco di Andrea Biancani: nello scatto ci sono, oltre a lui e a Biancani, Daniele Vimini e Sara Mengucci (ovvero gli altri due che erano in ballo per la candidatura), Giampiero Bellucci, segretario comunale del Pd, e Luca Ceriscioli, l’ex governatore che proprio in questa circostanza ha ritrovato un’intesa (chissà quanto momentanea) con Ricci. Insomma, una foto ecumenica. "Le polemiche interne al Pd regionale sono sempre molto negative e ora anche fuori dal tempo", dice Ricci.
Breve riassunto per contestualizzare: due giorni fa abbiamo raccontato della missione a Roma di alcuni consiglieri regionali appartenenti alla minoranza del Pd con un dossier contro la segretaria Chantal Bomprezzi (che pubblichiamo nella pagina ccanto) consegnato e discusso con la segretaria nazionale Elly Schlein; ieri la stessa Bomprezzi ha additato Ricci come il leader della minoranza rumorosa del partito e gli ha chiesto di isolare chi danneggia l’immagine del partito. Oggi Ricci usa parole di pace: "L’ultimo week end – dice – è stato un ottimo passaggio politico per il Pd marchigiano, che ha visto da una parte una bellissima iniziativa del Pd Marche sulle aree interne ad Abbadia di Fiastra, dove si è rimesso al centro uno dei problemi più grandi che abbiamo nella Regione e le mancate politiche della destra contro lo spopolamento dei piccoli centri montani. Dall’altra, a Pesaro, abbiamo raccontato 10 anni di buon governo locale, e chiuso magistralmente un accordo unitario del Pd e del famoso “campo largo”, su una candidatura popolare e forte come quella di Andrea Biancani, creando i presupposti per continuare a vincere nell’unico capoluogo marchigiano rimasto al centrosinistra. Basta vecchie divisioni fuori dal tempo. Chi non lavora per l’unità rischia di isolarsi da solo".
"Come la segretaria Chantal Bomprezzi sa – scrive il sindaco riferendosi alla leader regionale – ha tutto il mio leale e convinto sostegno, nell’interesse della nostra comunità, che non sopporta più alcuna polemica interna. Sono mesi che predico unità a tutti i livelli, compreso il lavoro comune che deve fare il partito e il gruppo consiliare regionale. Solo così la nostra opposizione ad una destra sempre più inadeguata, sarà ancora più efficace. Chi mi conosce sa che ho sempre lavorato per l’unità interna e della coalizione, a sostegno dei segretari del mio partito. Questo è il lavoro che mi piacerebbe continuare a fare, con generosità e riconoscenza, come dirigente nazionale del mio partito. È un tempo nuovo – la conclusione –. Remiamo tutti nella stessa direzione, in vista delle prossime scadenze di giugno, le elezioni amministrative e europee. Al lavoro e alla lotta, si sarebbe detto una volta. Forza e andiamo a vincere".