ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Riceci, quando Roma apre gli occhi. Sopralluogo Commissione ecomafie. Borrelli: "Tiviroli ha giocato a poker"

Il presidente Jacopo Morrone: "Un magistrato sta indagando insieme a noi sull’intera vicenda. Vedo un bellissimo paesaggio e cercheremo di chiarire tutto quello che di contradditorio è emerso".

Riceci, quando Roma apre gli occhi. Sopralluogo Commissione ecomafie. Borrelli: "Tiviroli ha giocato a poker"

Riceci, quando Roma apre gli occhi. Sopralluogo Commissione ecomafie. Borrelli: "Tiviroli ha giocato a poker"

Riceci non è mai stata così famosa da quando Marche Multiservizi ha avuto la folle idea di volerla seppellire con una mega discarica per rifiuti industriali perché "serve al territorio". Da quel momento, il nome di Riceci è diventato un brand delle Marche per colline, verde e aria pura con pellegrinaggi continui. Come quello avvenuto ieri da parte della commissione ecomafie guidata dal presidente Jacopo Morrone accompagnato dai delegati deputati Emilio Borrelli, Dario Iaia, Rachele Silvestri e Marco Simiani. Ha detto il presidente: "Siamo finalmente qui, vedo un bellissimo paesaggio e cercheremo di approfondire e chiarire tutto quello che di contradditorio è emerso finora. Richiameremo in audizione alcuni esponenti politici che hanno avuto un ruolo e quindi il lavoro è destinato a continuare".

A parlare ancora più chiaro è stato Francesco Borrelli di Alleanza Verde: "La scelta di voler impiantare in questa meravigliosa vallata una mega discarica dimostra l’assoluta mancanza di contatto con la realtà da parte di chi lo ha deciso. E quel qualcuno che lo ha voluto, parlo dell’amministratore delegato di Marche multiservizi che abbiamo ascoltato in audizione, ha dimostrato di essersi mosso come un giocatore di poker. Lo ha detto lui stesso, lasciandoci sbigottiti. Questo signore non può più stare in quel ruolo dopo esserci rimasto per 22 anni. Proprio questa occupazione della stessa poltrona per decenni ad opera della stessa persona, sentendosi quindi inamovibile grazie anche ad una politica debole e incapace di decidere per il bene collettivo, ha comportato la scelta di voler fare a Riceci una mega discarica contro ogni logica, buon senso, amore del territorio. I balbettii di molti di quelli ascoltati in Commissione, le contraddizioni, i non sapevo, dovranno essere chiariti. Il signor Mazzoli che dice di non aver mai chiesto ai vari proprietari di vendere i terreni per farci la discarica, mentre un agricoltore ha riferito al Carlino di aver avuto proprio da Mazzoli la richiesta, senza esser smentito, significa giocare con la realtà da parte di questi signori come a parer mio ha fatto più volte nella sua audizione il signor Tiviroli".

Tanta gente del posto è arrivata con le sue bandiere ieri per testimoniare la difesa della valle. Come si è speso molto il sindaco di Petriano Davide Fabbrizioli che ha fatto da guida alla commissione annunciando ricorsi al Tar contro la proroga di 6 mesi data dalla Provincia alla società Aurora per elaborare il progetto, richiesta di caratterizzazione della vecchia piccola discarica comunale chiusa da 40 anni per procedere alla sua bonifica, richiesta di tutela naturalistica integrale per tutta la zona affinché a nessun altro venisse in mente di fare scempi. La Commissione ha poi ricevuto la foto del passaggio dei camion alleati nel ’44 lungo quelle stradine di Riceci fornita da un residente: "Ci hanno liberati allora e non ci facciamo conquistare adesso da Aurora srl e Marche Multiservizi". La commissione ha poi concluso il suo viaggio visitando le discariche di Monteschiantello a San Costanzo, Cà Lucio, e Cà Asprete di Tavullia.