Ricorre al Tar contro il nuovo trail park Calamita

La festa, per l’inaugurazione del nuovo Trail park “Calamita“ di via Petrarca, ha subito un brusco stop. Una signora, confinante al "Calamita" con la propria abitazione, ha fatto ricorso al Tar per ottenere l’annullamento della delibera di giunta costitutiva del polo sportivo, inaugurato appena un mese fa, a Muraglia. La realizzazione del Parco cozza con le esigenze di relax a cui la signora aspira quando raggiunge la sua seconda casa, acquistata in prossimità del Calamita, ben prima che questo fosse realizzato. "La signora ha chiesto i danni al Comune per il minor valore della sua casa quando, oggi mi vien da dire che ne abbia di più – osserva l’assessore Pozzi –. 10 anni fa c’ era un centro di aggregazione giovanile. Da troppo tempo era invece un luogo abbandonato a se stesso. Con il “Calamita“ abbiamo restituito al quartiere e alla città uno spazio verde molto frequentato da famiglie e ragazzi di tutte le età".

In effetti il Calamita è stato fatto in risposta all’esigenza espressa da un nucleo di residenti i quali per anni hanno chiesto che venisse fatta una riqualificazione dell’area a favore dei più giovani. Il progetto, è nato tramite una raccolta firme di residenti, presa in carico dal precedente Consiglio di Quartiere 7 "Montegranaro – Muraglia" e portata avanti dall’attuale, tramite la quale i ragazzi della zona, su idea di Luca Mazzacchera, chiedevano uno spazio dedicato alle mountain bike. Inoltre secondo il regolamento il Calamita è aperto alle attività dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19:30; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19:30. Ma che cosa è un Trail Park? Il Calamita è definito a basso impatto ambientale perché è composto da due sentieri in terra battuta (flow trails) uno per i più piccoli da 80 metri lineari e uno per i grandi, lungo 140 metri percorribili con vari tipi di biciclette (BMX, Dirt, MTB). Pesaro è una città per giovani? A deciderlo sarà un giudice. Solidea Vitali Rosati