Rischio alluvioni Un residente: "Bisogna tenere il fiume pulito"

L’alluvione che a settembre ha colpito il nord delle Marche, tra le altre cose, ha dimostrato ancora una volta la necessità di tenere alvei e argini dei fiumi puliti, soprattutto considerando che gli eventi atmosferici estremi non sono più così rari. Perciò, ora, Pietro Clini, residente di Fermignano, chiede un intervento sul Metauro, che attraversa anche il paese: "Lungo gli argini ci sono piante e arbusti secchi, è da tempo che ha bisogno di essere pulito. Si parla in continuazione di allarmi per eventi atmosferici non consueti, abbiamo visto non lontano da qui cosa sia successo, perciò serve una pulizia periodica dei fiumi, soprattutto di uno come il Metauro, che ha una grande portata. Inoltre, sempre in tema idrogeologico, mi auguro che sia tenuta sotto controllo l’area attorno alla ex casa colonica di Ca’ Lupo, da cui, 60 anni fa, si staccò una frana di diversi ettari che costrinse a dichiarare inagibile l’edificio e i cui segni si vedono ancora. Al tempo fu sistemato solo il terreno coltivato, con mezzi che non sono certo quelli di oggi. Spero che sia periodicamente controllato, perché poco più sotto scorre proprio il Metauro". Gli appelli di Clini riguardano anche la viabilità: "Si parla spesso di Fano-Grosseto, di ferrovia Fano-Urbino e di pista ciclabile. Da cittadino, dico che sarebbe ora, perlomeno, di proseguire la superstrada fino al bivio Borzaga. Ogni volta che due camion o autobus si incrociano sulla curva a gomito di San Marino di Urbino sono costretti a fermarsi e a passare uno alla volta, facendo delle manovre. Oltre che rallentare il traffico, è pericoloso. Per non parlare della strada fino a Pesaro: per arrivare sulla costa, passando da Urbino, serve un’ora. Mentre in altre parti delle Marche hanno avuto infrastrutture, noi sembriamo fuori dal mondo. Servono fatti, per noi cittadini, è ora di portare a termine dei progetti".

n. p.