Risorge il Palio dei Trampoli Schieti si prepara alle grandi sfide

Un programma molto intenso da venerdì a domenica

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Si dice che una volta che sali su un paio di trampoli non scenderesti più, a patto che l’equilibrio ci sia. Ma quello viene con la pratica, esercizio che non si è mai fermato anche se i festeggiamenti sono stati fermati a causa della pandemia. Un’attività in solitaria e in natura che però richiama sempre tante persone la domenica della gara per il Palio dei Trampoli, giunta alla sua ventesima edizione. Quest’anno sarà dal 17 al 19 giugno come sempre nel paese antico di Schieti di Urbino.

"Ripartiamo dopo due anni di stop e lo facciamo a tutta forza. Tre giorni ricchi di spettacoli, musica e iniziative. Abbiamo deciso di aprire con l’inaugurazione di una scultura, venerdì alle 19. A realizzarla Alessio Spalluto e Gabriele Iacomucci – spiega Massimiliano Sirotti, vice presidente del Circolo culturale Don Italo Mancini –. Il clou lo si raggiugnerà la domenica dalle 18 con la sfilata dei Trampoli per proseguire poi la gara dopo le semifinali del sabato. Ci sono mostre, abbiamo ri-allestito quella curata da Silvia Cuppini, che ricordiamo, ovvero dedicata al Sogno del Dottore di Dürer dalla quale estrapolammo il nostro logo. Ci sarà quella di Gio’ Ross e l’iniziativa di Mani che intrecciano. La sera concerti e ovviamente gli stand gastronomici che sono una delle tipicità, la nostra cucina rimane un punto forte. Per i più piccoli, e non solo, a disposizione laboratori".

La quinta edizione di Mani che intrecciano, organizzata dall’associazione Salice Vivo si terrà a Schieti. "E’ un un luogo ideale – ha detto Maria Luisa Busetto –. La nostra associazione raggruppa persone che intrecciano diversi materiali. Avremo ospite una associazione di Acqua Viva Picena, l’associazione Laboratorio Terra Viva che si cimenterà con tanti materiali come canne e tifa, usata per borse in paglia. Non mancherà il merletto di Mercatello sul Metauro e molto altro. Faremo dei laboratori per tutti e costruiremo con i partecipanti una capanna di salice".

Un simbolo permanente in piazza della Libertà. "L’idea della scultura è nata circa un anno fa quando abbiamo notato che mancava un monumento che ricorda questa tradizione – ha detto in conferenza stampa Alessio Spalluto –. Si è partiti dal bozzetto mentre per la realizzazione tecnica mi sono rivolto al maestro Gabriele Iacomucci. La scultura racconta la tradizione dei trampoli, da quando venivano usati per attraversare il fiume ad oggi. E’ una installazione interattiva dove è possibile salire su un paio di trampoli e scattarsi una foto".

Gli organizzatori hanno raccontato di come si stia lavorando ad un progetto europeo per la valorizzazione del Palio.

Francesco Pierucci