Pesaro, rissa al Campus. Cinque indagati

Gli studenti pestati rinunciano a querelare: "Non li abbiamo riconosciuti"

Pesaro, maxi rissa al Campus: intervengono le forze dell'ordine (Fotoprint)

Pesaro, maxi rissa al Campus: intervengono le forze dell'ordine (Fotoprint)

Pesaro, 5 marzo 2019 - Li hanno identificati. Sono cinque, forse sei. Tutti minorenni. Tre o quattro sono iscritti al Benelli, gli altri al liceo Marconi. Sono gli studenti che il cinque febbraio scorso hanno aggredito con pugni e calci alcuni ragazzi del liceo scientifico subito dopo il suono della campanella. Li aspettavano proprio. Ma il motivo vero lo si è scoperto adesso. Non era per una questione di gelosia per una ragazza che aveva lasciato uno studente preferendone un altro sempre del Marconi, ma di offese che si erano lanciati durante la ricreazione, con alcune considerazioni sui ‘marocchini’.

E questo ha fatto precipitare la situazione con la minaccia di rivedersi per un chiarimento all’uscita della scuola. Come è avvenuto davvero. Ma a quel punto, la storia della ragazza contesa era già superata perché il giovane studente che era stato lasciato non ha avuto conseguenze. E’ uscito dall’istituto, ha visto la parata di 10 o 15 ragazzini pronti a menar le mani, è passato davanti a questi e nessuno lo ha toccato. L’obiettivo era un altro ragazzo, suo amico, anche se poi a farne le spese sono stati altri tre o quattro studenti che non c’entravano proprio niente ma che non volevano abbandonare al suo destino l’amico preso di mira dal branco

Grazie alle immagini filmate dalle telecamere, i carabinieri sono riusciti a rintracciare ed identificare tutti i responsabili della violenta aggressione. Che le malcapitate vittime hanno ricostruito così: «Due o tre studenti del Benelli – raccontano ai carabinieri – si avvicinano a uno dei nostri amici e gli sferrano un pugno in faccia. Stesso trattamento riservano ad un altro della nostra classe. Uno di noi si avvicina per difenderli e prende un altro pugno in faccia. Ci stavano picchiando selvaggiamente. Abbiamo chiamato i carabinieri perché era l’unica cosa da fare». All’uscita, è il panico. I primi a fuggire sono proprio loro, gli aggressori, che lasciano a terra tre ragazzi dello Scientifico con la faccia gonfia per le botte e una milza gravemente danneggiata. Tutti andranno al Pronto soccorso. Ma ora, a distanza di oltre un mese dall’aggressione, nessuno dei feriti ha presentato querela per lesioni. E non intende farlo. La procura dei minorenni di Ancona ha aperto un’inchiesta d’ufficio per lesioni. Ma senza denunce verrà inevitabilmente archiviata.

ro.da.