Rissa Marotta, il prefetto: "Chiudiamo il locale per un mese"

E il titolare: "Volevamo far divertire i ragazzi". Una discoteca frequentatissima, già sanzionata due volte

Il prefetto di Pesaro e Urbino, Tommaso Ricciardi

Il prefetto di Pesaro e Urbino, Tommaso Ricciardi

Marotta (Pesaro), 8 agosto 2021 - "Ora basta, quel locale va chiuso per almeno un mese. Ha superato ogni limite". Il prefetto di Pesaro e Urbino Tommaso Ricciardi non trova giri di parole sull’accoltellamento di un giovane straniero e sul ferimento di due carabinieri nel parcheggio della discoteca Miu Miu: "È stata chiusa già due volte, sanzionata ma ora è tempo di finirla. Se dopo il mese di chiusura troveremo un minimo elemento di insicurezza o pericolo, adotteremo ulteriori misure di blocco. Ringrazio i coraggiosi carabinieri di pattuglia intervenuti che da soli, senza perdersi di coraggio, e sfidando un pericolo vero, sono riusciti ad identificare i violenti e bloccarli pur rimanendo feriti. È chiaro – dice il prefetto – che l’organico di polizia vada potenziato. Siamo città di mare, dove si riversano giovani da tutta Italia, le richieste di rinforzi le abbiamo inviate, ora attendiamo sviluppi e speriamo che il giovane accoltellato possa recuperare".

Maxi rissa, il prefetto: "Chiudiamo il locale per un mese"

Nel pomeriggio di ieri, due genitori cercavano tra le sterpaglie i cellulari rubati o persi dai loro figli, durante il parapiglia di ieri all’alba. Attorno al perimetro del locale, bottiglie di alcolici sparse ovunque, vetri rotti, macchie di sangue sul selciato, transenne scaraventate nel prato antistante. Lo sgambatoio, che si trova accanto alla discoteca, trasformato in latrina a cielo aperto e, come se non bastasse, decine di bottiglie sono state frantumate contro una parete, con il risultato che il manto erboso si è trasformato in una trappola insidiosa per i cani. Il titolare del Miu disco dinner, Vincenzo Danisi, 48 anni, trovato ieri alle 16 nel parcheggio del locale col suo pitbull al guinzaglio, si dice sconcertato per quanto accaduto: "Esprimo solidarietà e vicinanza ai carabinieri feriti e a tutte le forze dell’ordine, impegnandomi a isolare, per quanto possibile, individui violenti e facinorosi. Quanto accaduto fuori ha danneggiato l’immagine del mio locale e sto valutando di agire, per vie legali, contro i responsabili della rissa e del ferimento del ragazzo. Il nostro obiettivo – conclude Danisi – è quello di promuovere il sano divertimento, nel rispetto delle norme anticontagio e di ogni regola prevista, a cominciare da quelle del vivere civile". Sauro Olivieri, già assessore di Mondolfo ed ex consigliere provinciale, lo incontriamo presso lo sgambatoio, di cui egli stesso fu promotore alcuni anni fa. Il luogo, protetto da una folta siepe, quando è aperto il locale si trasforma in toilette. Olivieri, che segnala anche la distruzione di alcune sedie e altri danneggiamenti, ritiene che l’ultima rissa sia il prodotto di "politiche scellerate", che non avrebbero promosso l’inclusione dei giovani, ma anche di "scarsi controlli", in una zona ormai divenuta il centro della movida fanese. "Marotta è poco controllata – osserva Olivieri – perché l’organico dei carabinieri e i loro mezzi non sono più adeguati alle emergenze come quella di sabato. Oltretutto, il Commissariato di polizia ha sede a Fano e a Marotta non è più presente la Guardia di finanza. Questa è una delle ragioni del proliferare di attività illecite, ma anche un motivo per deresponsabilizzare i gruppi giovanili, spesso dediti al consumo di droghe e all’abuso di alcol, i quali hanno eletto da tempo Marotta a località preferita".