Rivacold, di nuovo sindacati contro "In 200 mangiano sotto il sole"

Proteste di Cgil,Cisl e Uil. Dipendenti costretti a consumare il pranzo all’aperto nei giorni di gran caldo .

Rivacold, di nuovo sindacati contro  "In 200 mangiano sotto il sole"
Rivacold, di nuovo sindacati contro "In 200 mangiano sotto il sole"

Il gruppo "Rivacold" che fa capo alla famiglia Vitri torna sotto i riflettori dei sindacati di categoria e cioè Cgil, Uil e Cisl. Il problema? Un gruppo sostanzioso di lavoratori che non hanno accesso alla mensa aziendale e che sono costretti a consumare il pranzo dietro lo stabilimento sotto il sole cocente di questi giorni. A mettere in moto le organizzazioni di categoria gli stessi dipendenti per un episodio accaduto l’altro ieri "alla unità 5" dove "in tarda mattinata, durante la pausa dei turnisti, l’azienda è intervenuta all’esterno del capannone, dove i dipendenti stavano consumando il pasto in strada di fronte allo stabilimento, come sono costretti a fare ogni giorno – scrivono Cgil,Uil e Cisl – sotto il sole rovente in quanto l’azienda è priva di un locale refettorio idoneo, ordinando loro di andare a mangiare dietro il capannone, motivando la nuova direttiva con il fatto che davanti sono più in vista ed è ‘indecoroso’".

Alla "Rivacold" fra le altre cose (1200 dipendenti in totale) hanno costruito anche una nuova mensa e proprio sulla scorta di questo fatto, i sindacati aggiungtono: "Ci preme sottolineare che, da quando è stata costruita la mensa aziendale, i dipendenti turnisti della Rivacold 5, assieme a quelli del RV3, circa 200 lavoratori, non sono mai stati mesi in condizione dall’azienda di consumare i pasti, come gli altri dipendenti, in mensa, nonostante i nostri numerosi solleciti aql fione di ottemperare alle norme su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro". La conclusione dei sindacati è pesante:"Siamo a diffidarvi dal continuare a perpetuare un simile atteggiamento più che indocoroso, totalmente denigratorio nei confronti dei vostri dipendenti, delle norme vigenti nonché del buonsenso a cui in questi casi ci si dovrebbe appellare. Dipendenti i quali nonostante le pessime condizioni in cui sono costretti a lavorare, si sono sempre adattati mettendo a rischio la loro salute".