Sono lusinghieri i numeri che chiudono il bilancio 2022 di RivieraBanca, approvato dal consiglio d’amministrazione il 14 marzo e il 6 maggio al voto dell’assemblea: 27 milioni di utile lordo e un utile netto di 22 milioni, fondi propri che salgono a 278 milioni e indice di stabilità patrimoniale attestato al 26,1%, una raccolta totale sopra i 3,06 miliardi di euro e 1,28 miliardi di impieghi netti e l’indice di stabilità patrimoniale che si attesta al 26,1%, con situazione molto positiva anche per quanto riguarda il settore dei crediti deteriorati netti che si sono attestati sull’1,1%.
Orgoglioso del lavoro svolto il presidente Fausto Caldari il quale proporrà all’assemblea di destinare almeno un milione di euro in beneficenza e mutualità per il 2023. "Dopo un triennio complesso a causa di guerra, pandemia, inflazione e caro energia - commenta il presidente Caldari - siamo riusciti a rispettare i programmi in linea con gli obiettivi posti. Nonostante le difficoltà, abbiamo mantenuto invariati i nostri principi di mutualità, beneficenza e rispetto delle persone. Raccogliamo il risultato del progetto di aggregazione tra Riminibanca e Bcc Gradara e dimostra l’ottimo stato di salute raggiunto a garanzia del suo territorio e della sua comunità con radici ben piantate e sostenuta da un grande Gruppo bancario come Iccrea".
Per i territori di riferimento di RivieraBanca vanno peraltro registrati elementi di incertezza per la fiducia degli imprenditori, con l’incremento dei tassi che provoca qualche complicazione nella valutazione del merito creditizio e gravi difficoltà per l’inasprimento delle condizioni sui mutui. "In questa situazione - aggiunge il presidente - RivieraBanca continuerà nella sua azione di sostegno al territorio senza far mancare i necessari finanziamenti e ribadendo la prerogativa di quel modello caratteristico che pone la persona ed il territorio al centro del suo interesse ed i suoi comportamenti improntati all’etica, alla sobrietà e alla correttezza".
L’orgoglio per i risultati del 2022 significa che "dobbiamo continuare a lavorare per poterci ripetere - conclude Caldari - siamo riusciti ad investire quasi un milione di euro in campo sociale, culturale e mutualistico, in tre anni abbiamo destinato alla comunità 2,5 milioni di euro. Un risultato importante, anche sotto l’aspetto sociale, che permette di poterci considerare concretamente la banca del territorio".