MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Rocca Costanza a Pesaro, il sindaco apre le porte e la cella di Vasco Rossi dopo 5 anni

Il monumento degli Sforza di nuovo disponibile: una comitiva di turisti a visitarla, a settembre ingressi allargati alla città. Biancani: “Puntiamo a realizzarci anche iniziative culturali”

La comitiva di turisti all’interno di una delle sale affrescate

Qui Biancani indica la cella di Vasco, a fianco altri momenti della visita

Pesaro, 14 agosto 2024 – Correva l’anno 2019. L’ultima estate con qualche turista nel cortile centrale di Rocca Costanza a Pesaro. Che ieri mattina ha riaperto, per le visite, con il sindaco Andrea Biancani che aveva al fianco l’assessore Daniele Vimini, nei panni di... Cicerone. Dietro di loro una ventina di turisti che si erano prenotati per il Tour Capitale, e un ‘pullman’ di giornalisti. Ad attendere tutti, alcuni addetti di una società riminese che ha vinto l’appalto per la gestione dei musei della città.

Una giornata dedicata anche alle curiosità perché alcuni punti che sono stati aperti alle visite sono stati illustrati da un agente che lavorava alla Rocca quando era ancora un carcere. Due le chicche emerse: la prima che Biancani ha individuato è la cella che ha ‘ospitatoVasco Rossi “che quando lo hanno liberato ad attenderlo fuori c’era una Ferrari gialla..”.

La seconda, le celle di isolamento, ora demolite, dove ha soggiornato anche un giocatore di basket molto noto ai tifosi: Joe Pace che fu anche campione Nba con la maglia di Washington. Anche in questo caso, come in quello di Vasco, lo spacciatore era stato un pesarese. Curiosità che sono emerse nel corso di questa visita – molto suggestivo il lungo corridoio con il soffitto ad arco delle celle dei carcerati –, che ha portato i visitatori dentro la cappella e le stanze vicine e quindi fino al torrione che dà su viale Piave e con vista sulla zona mare.

“Ci hanno consegnato le chiavi – dice il sindaco – e finalmente abbiamo riaperto le porte di questo monumento che era chiuso da 5 anni. Le autorizzazioni per l’accesso non hanno un numero prestabilito di visitatori, per cui pensiamo di non far entrare più di cinquanta persone alla volta. Poi a partire dal mese di settembre apriremo la Rocca anche ai pesaresi”. Cortile centrale, cappella del carcere, torrione e quindi un po’ di curiosità su questa fortezza su cui ha messo le mani anche Leonardo – i suoi disegni sono al Louvre, ndr – “ma stiamo anche cercando un accordo per aumentare gli spazi per le visite come le stanze che si aprono – continua Biancani – sotto i portici, entrando sulla destra. Perché i lavori di restauro sono terminati”. Ma qualche ragionamento è in piedi anche per tutta l’ala e il torrione di sinistra entrando “con o senza il museo Dario Fo Franca Rame”.

Nelle intenzioni dell’amministrazione anche quella di “vedere anche se è possibile utilizzare gli spazi della Rocca anche per alcune iniziative di tipo culturale”. Chiusa invece la cavallerizza, quella che ospitava i cavalli ed anche le truppe papaline che è al piano del fossato, perché sono in corso ancora i lavori “ed è pericolosa”. Non è nemmeno possibile arrivare alla sommità dei torrioni passando per le scale a chiocciola che sono originali e quindi del tempo degli Sforza. Una trattativa non facile quella che ha in corso l’amministrazione anche perché gli interlocutori sono diversi: oltre al Demanio che è titolare della fortezza, c’è anche l’Archivio di Stato e quindi la Soprintendenza ai monumenti.