Rosati: "Green e futuro ancora al palo"

Il consigliere di opposizione attacca l’amministrazione comunale per la mancanza di progettualità

Rosati: "Green e futuro ancora al palo"

Rosati: "Green e futuro ancora al palo"

"È tempo che i cittadini di Urbino e del territorio prendano consapevolezza della necessità di un cambio di passo radicale per ciò che riguarda le figure e la mentalità che fino ad oggi hanno governato la città conducendola allo stato attuale". A dirlo è il consigliere comunale di opposizione Mario Rosati di Viva Urbino assieme al Partito democratico. "Servirebbe una città dinamica, green con politiche non autoreferenziali – dice – e l’ultimo consiglio comunale mi ha permesso di intervenire in merito al documento di programmazione triennale elaborato dalla maggioranza e mettere in evidenza, per l’ennesima volta, insieme ai colleghi consiglieri di Viva Urbino e partito democratico, la scarsa lungimiranza e l’inadeguatezza di questa giunta nel focalizzare le tematiche decisive per il futuro. Ma anche la completa infondatezza e l’assenza di aderenza tra quanto promesso e realizzato: il totale fallimento di 10 anni di questa maggioranza - prosegue - . Manca l’attenzione verso quelle tematiche che oggi rappresentano i principali agenti del cambiamento che viviamo ogni giorno e che possono rappresentare il riferimento per lo sviluppo locale: la transizione digitale e verde, e la necessità di strutture e supporti per la crescita del territorio. Politiche di salvaguardia e valorizzazione delle risorse, non soltanto di intervento dopo i disastri. Il tema della sostenibilità con l’impegno nell’attuazione di percorsi di promozione e di messa in pratica di esperienze efficaci, a cominciare dall’efficientamento delle strutture comunali e innovazione in ogni ambito e contesto per rivitalizzare i capitali di cui disponiamo". Mancherebbero riferimenti concreti alle politiche sul lavoro "per favorire l’occupazione e la presenza di nuove imprese. Nessuna parola sui giovani, al loro coinvolgimento, alla costruzione di opportunità.

Un Ambito Sociale che non riesce neanche a redigere un piano e mancanza di interventi a favore dei più deboli. Così come il continuo depauperamento dell’Ospedale come presidio territoriale, l’assenza di attenzione e di politiche per le famiglie, la totale incapacità nel settore del turismo, della cultura e il costante rimandare azioni di effettivo recupero e valorizzazione dei borghi", conclude Mario Rosati.

Francesco Pierucci