Rotatoria sul valico delle Siligate "Ora Anas può partire con i lavori"

Ieri in Consiglio l’ultimo atto, necessario al cantiere. Redaelli: "Progetto migliorato grazie alle idee della gente"

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Avremo una rotatoria che contibuirà a rendere più sicura la circolazione lungo le Siligate e in particolare sul valico, all’imbocco per il borgo di Fiorenzuola. Se ne parla da un ventennio. Con i 900mila euro messi da Anas e i 40mila euro in espropri messi dal Comune per mediare ogni interferenza, seguirà la prima pietra. Quando? "Con il voto di oggi in Consiglio comunale – ha detto ieri l’assessore Riccardo Pozzi – l’avvio del cantiere è imminente, previsto i primi di luglio. Temporeggiare ancora significa perdere la possibilità di mettere in scurezza delle vite".

Ieri all’unanimità, con 30 favorevoli, nessun contrario e nessuno astenuto, il Consiglio ha definitivamente dato impulso all’opera. "Le Siligate sono uno degli assi stradali più rischiosi di Pesaro – osserva Pozzi – dove in passato sono accaduti diversi incidente mortali dovuti alla velocità dei veicoli, alla pericolosità delle intersezioni e del carico veicolare". Ha detto bene Emanuele Gambini, consigliere di Prima c’è Pesaro, che purtroppo sul valico ebbe un pesantissimo incidente: "La rotatoria non risolve tutti i problemi di sicurezza di questa strada, ma certamente impatta effcacemetne nel ridurre il più insidioso quale è la velocità". L’intervento, nel suo complesso, rientra nell’accordo di programma siglato con Anas che impegnava il Comune dell’adozione delle varianti al Prg, nella gestione degli espropri e la realizzazione della nuova bretella sulla vecchia strada della Romagna". "Rispetto al primo passaggio fatto in Consiglio a dicembre – ha aggiunto Pozzi – abbiamo ottenuto tutti i pareri favorevoli e abbiamo sciolto diversi nodi accogliendo le istanze dei cittadini, relative in particolare alla viabilità della nuova bretella".

Sottolinea il momento atteso dalle comunità del Quartiere 6 Anna Maria Mattioli, capogruppo Pd in Consiglio: "Da qui si parte per comporre il resto di un progetto più ampio che conta anche la ciclovia Adriatica". Soddisfatto Stefano Mariani, presidente del Parco San Bartolo: "Questa rotatoria è da oltre 20 anni che il territorio l’attende e non può essere un punto d’arrivo, ma di partenza per sistemare la viabilità in modo tale che sia assicurata tutta la sicurezza necessaria su quel tratto. Il Comune già a suo tempo aveva inviato una proposta. Dobbiamo riprendere i rapporti con Anas e raccogliere le diverse idee, trovando una mediazione". Positivo, ma cauto Michele Redaelli (Fi): "Il primo progetto dell’amministrazione di Pesaro era di prevedere una strada con 4 corsie divise dal muro in cemento – osserva il forzista -. Ora andiamo verso la direzione di due corsie a cui si aggiunge il percorso della ciclovia Adriatica. E’ una soluzione più sicura, più adeguata alle esigenze dei residenti e di chi transita. Soprattutto è più adeguata alle caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche del luogo. Ciò che ora occorre fare è tenere alta l’attenzione dell’opera per evitare che Anas non incappi in altri errori di valutazione come per esempio è stato con il guard rail in cemento. A seguito di vari miglioramenti che ho chiesto facendomi portavoce delle istanze dei residenti, il progetto va in una direzione decisamente migliore. Quali miglioramenti? Un’attenzione per la giusta collocazione dei marciapiedi, degli attraversamenti pedonali, dei passi carrai, della sosta bus, della viabilità della bretella verso la “strada vecchia” e soprattutto sul numero di corsie: devono diventare due più la ciclovia".

s.v.r.