Safri alla sbarra per calunnia. Denunciò per furto degli agenti penitenziari

Safri alla sbarra per calunnia. Denunciò per furto degli agenti penitenziari

Safri alla sbarra per calunnia. Denunciò per furto degli agenti penitenziari

Zakarias Safri, già condannato all’ergastolo per l’omicidio della 52enne commessa pesarese Sabrina Malipiero, uccisa nella sua casa in via Pantano con 11 coltellate il 13 luglio 2018, è ancora nei guai con la giustizia. L’uomo, di origini marocchine, è accusato di calunnia aggravata insieme ad altri due detenuti per aver denunciato una decina di agenti di polizia penitenziaria del carcere di Pesaro accusandoli falsamente di averlo percosso e derubato di 16 bottiglie di shampoo, 6 mutande, 6 canottiere, 10 pacchi dell’acqua, 2 pentole, 2 giubbotti, 6 pacchetti di sigarette, uan cipolla e un aglio, tutta merce che, quasi incredibilmente, custodiva in una cella abbastanza piccola. Una lettera denuncia con l’elenco di questi beni era stata inviata alla procura della Repubblica che, dopo aver svolto le indagini, ha archiviato mettendo sotto indagine per calunnia aggravata Safri e altri due detenuti, nel frattempo trasferiti in altri carceri. Ieri c’è stata l’udienza preliminare poi rinviata. Ora Safri è rinchiuso nel carcere di Volterra dove svolge il lavoro di cuoco.