"Un contributo della Regione di 378mila euro per il progetto (Ca.t.r.ia.) sul monitoraggio e miglioramento della razza unitamente alla legge sul cavallo del Catria, il contributo per il biologico, le particelle boschive e la priorità per tutto il Programma di Sviluppo Rurale (Psr)". Ad annunciarlo ieri l’assessore all’agricoltura della Regione Marche Mirco Carloni a Chiaserna di Cantiano nella giornata dedicata a "Cantiano Fiera Cavalli". Investimenti che ricadranno sul territorio sia a livello occupazionale che di ricerca. "Con la legge sul cavallo del Catria – ha spiegato Carloni – non si parla solo di un rilancio della razza ma intorno al cavallo possono rinascere tanti mestieri che altrimenti andrebbero a morire. Dall’allevatore al maniscalco, mestieri che portano avanti le tradizioni del territorio. E per questo ringrazio gli allevatori che hanno tenuto in vita la razza, salvaguardandola. Se la politica non sostiene le particolarità che abbiamo ancora nelle Marche si rischia di travolgere il nostro sistema agricolo, solo vedendo queste montagne uno può capire cosa c’è di differente rispetto alle altre regioni e cosa vuol dire fare l’allevatore qui. Per questo abbiamo messo in piedi la misura 16.1 che prevede una ricerca e un miglioramento ambientale per la razza e viene fatto utilizzando il trasferimento tecnologico. Perché il nostro vero obiettivo è fare in modo che oltre alla sostenibilità ambientale, che è bellissima e ispira tutta la nuova politica agricola comune, poi rimanga anche la sostenibilità economica, cioè chi fa l’allevatore deve poterci campare. Quindi vorremmo che ci sia fiducia e la serenità in un mestiere che oltre a dare la soddisfazione sia anche economicamente vantaggioso. Quindi cosa abbiamo fatto? Intanto abbiamo inserito per la prima volta nel contributo del biologico il cavallo come prodotto biologico. Quindi è la prima volta che l’allevatore può partecipare al riparto dei fondi per il biologico. ...
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