San Benedetto, parte il cronometro Un anno per progetto e appalto

Da Roma è arrivato l’acconto di 3 milioni di euro per i due progetti Pinqua, per la qualità dell’abitare. L’accredito fa scattare i termini da Pnrr. In ballo anche la valorizzazione dell’asse via Mazza-via Castelfidardo

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di Solidea Vitali Rosati

E’ iniziato il count down per la progettazione della parte spettante al Comune relativa alla rinascita del San Benedetto. Con l’acconto del 10% relativo ai due Pinqua di complessivi 30 milioni di euro, arrivato in cassa lunedì il Comune ha tempo un anno per arrivare ad esperire la gara dei lavori. Tra 365 giorni avremo il bando per selezionare la ditta a cui affidare il cantiere. "Il count down è scattato con i 3 milioni di euro di acconto arrivati in questi giorni e che fanno scattare i termini per ottenere le altre trance - conferma l’assessore Riccardo Pozzi -. Oltre al San Benedetto, avendo vinto anche un secondo bando Pinqua, il Comune ha tempo un anno per progettare e portare a bando il cosiddetto "Decumano carbon free".

In ballo ci sono altri 15 milioni di euro secondo una visione di città studiata dal vicesindaco Daniele Vimini. "Non si tratta di intervenire su un unico complesso come accade per il San Benedetto - spiega Vimini -, ma sono un gruppo di progetti che interessano diverse aree del centro lungo l’asse via Mazza, via Castelfidardo. Punta alla riqualificazione di varia parte del patrimonio: come palazzo Almerici o le residenze per artisti che verranno realizzate in prossimità dell’ex lavanderia del San Benedetto". Quest’ultima, ceduta da Asur e Regione quale standard urbanistico al Comune di Pesaro è nella disponibilità del Comune. Ciò è già possibile perché il Comune ha approvato, nei termini previsti, la variante che permetterà ad Asur e Regione di operare nella propria parte di complesso. Ma la riqualificazione dell’ex lavanderia non ha attualmente copertura finanziaria, non rientra cioè nei 15 milioni di euro del Pinqua. Il Comune, come noto interverrà nella ristrutturazione degli oltre 5mila metri quadrati che affacciano lungo il Corso XI settembre. Il piano terra sarà impegnato sia da locali destinati a prestazioni di natura socio sanitaria che ad attività artigianali. Il resto sarà destinato a residenzialità sociale. Riassumere il secondo Pinqua è più complesso: oltre al recupero edilizio che toccherà le abitazioni di Palazzo Aymonino; le residenze per artisti a Palazzo Ricci; il centro studi all’interno degli orti Giulii è previsto un progetto di efficientamento energetico all’avanguardia che dà nome al progetto intero. "Verrà realizzato – spiega l’architetto, in Comune, Stefano Amodio – un impianto di condensazione che capta l’energia e la distribuisce lungo la direttrice del centro. E’ una energia prodotta attraverso la differenza di temperatura che c’è tra le acque di falda profonda del Foglia e la temperatura del fiume". Per i lettori più attenti, già a settembre 2021 avevamo scritto che il Comune aveva avuto 602mila euro per la progettazione del San Benedetto, pari al 5%: il dato era emerso in consiglio comunale. "Era un passaggio legato alla prima stesura del decreto -conclude il rup Amodio – . Poi Roma ha decretato diversamente: il finanziamento è passato dal bilancio dello Stato a Pnrr. Quindi non è più arrivato il 5% e hanno decretato l’arrivo del 10% del Pinqua".