GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

San Bernardino, un restauro da vera rinascita

I lavori complessi e importanti che riguardano il convento preannunciano il ritrovato splendore di questa gioiello rinascimentale

I lavori complessi e importanti che riguardano il convento preannunciano il ritrovato splendore di questa gioiello rinascimentale

I lavori complessi e importanti che riguardano il convento preannunciano il ritrovato splendore di questa gioiello rinascimentale

Proseguono a pieno ritmo i lavori all’antico convento di San Bernardino: il colossale cantiere (che comprende tutto l’edificio eccetto il Mausoleo dei Duchi), iniziato a novembre 2022, è tutto un formicaio di attività. Dai pavimenti ai muri, dai solai alle scale, tutto si sta consolidando, rafforzando, restaurando ove necessario. Siamo stati accompagnati da fra Andrea Ricatti, uno dei frati minori che custodiscono il cenobio, a vedere lo stato di avanzamento. "Il cantiere procede bene – ci spiega – e nel grandissimo convento tra circa un anno, quando riapriremo, saranno ospitate quattro entità: parrocchia e convento, che già c’erano, saranno affiancate dalla contrada e da una zona di accoglienza, la grande novità che interessa un’intera ala dell’edificio completamente riadattata a questa esigenza". Tra ponteggi, pavimenti in parte finiti, in parte da fare, troviamo già delle camere quasi ultimate coi bagni pressoché pronti.

"Nella zona accoglienza, che ancora non abbiamo deciso se sarà uno studentato o la destineremo ad ospiti lavoratori, al primo piano ci sono una quindicina di stanze. Ogni camera avrà i suoi servizi e una cabina armadio. Al piano terra invece sale comuni per lettura e relax, un refettorio e un cucinino. Sempre al piano terra, la zona parrocchiale rimarrà dov’era prima, ma verranno aggiunti dei nuovi bagni", prosegue padre Andrea. Il grande salone, già garage, che si apre sulla piazzetta d’ingresso sarà invece la nuova sala destinata alla contrada, una realtà nata e operante in “simbiosi“ con la parrocchia. Torniamo al primo piano, a cui si potrà accedere anche con un ascensore: "Prima non c’era – aggiunge il frate – ma era necessario per rendere accessibile il primo piano a anziani e disabili. La zona del convento, che si affaccia verso il retro, sull’orto, è più indietro coi lavori per accertamenti statici alle volte. Oltre alle nostre celle, avremo varie stanze per accogliere frati ospiti e abbiamo ripristinato il corridoio unico che unisce il convento alla zona accoglienza, murato in passato. Il grande refettorio, al momento privo di pavimento, tornerà come in passato ad essere sede di momenti conviviali con tanta gente, mentre accanto alla antica cucina, dove rimane il lavabo in pietra, è stato creato un piccolo refettorio per i nostri pasti". Nel frattempo, San Bernardino non finisce di stupire: ogni tanto emergono novità dell’antica struttura, dalla posizione dei mattoni a finestre o porte tamponate, da canalette di scolo a dei resti ossei, com’era normale per l’uso di seppellire le salme nei conventi. Di sicuro c’è che si tratta del primo cantiere globale da quando fu costruito, che lo farà tornare al massimo splendore.

Giovanni Volponi