Sanità, intanto Serfilippi tuona e Nuova Fano consegna le firme

Il candidato della Lega parla di visite cancellate e "tempi di attesa infiniti". Raccolte 2mila firme a difesa del nosocomio cittadino.

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"Tempi di attesa infiniti per una visita medica e annullamento di appuntamenti senza una motivazione valida". Il consigliere comunale e candidato al consiglio regionale per la Lega Luca Serfilippi si chiede cosa stia accadendo nel sistema sanitario pubblico. Serfilippi porta ad esempio il caso di una signora 84enne, affetta da osteoporosi avanzata in attesa da dicembre 2019 di una radiografia morfometrica: le erano stati fissati due appuntamenti, uno ad aprile ed uno a settembre, entrambi annullati per l’emergenza sanitaria.

"Non è tollerabile – commenta Serfilippi - che una cittadina non sappia quando potrà fare un esame specialistico. Non è più tollerabile una gestione pressapochista e incerta, che porta i cittadini a rivolgersi al privato". Prosegue Serfilippi: "In tanti mi stanno segnalando visite che vengono annullate, senza una certezza per una nuova data. Non si capisce perché ancora si parla di emergenza covid, quando la situazione è completamente diversa rispetto a marzo-aprile. Come vogliono affrontare i prossimi mesi le autorità sanitarie? Vorrei poi capire per quale ragione tutte queste difficoltà non si registrino nella sanità privata: a pagamento, nei laboratori privati, si riesce sempre a fare tutto e in tempi brevi".

Intanto Nuova Fano, in occasione nell’inaugurazione sabato scorso della sede dell’Udc, ha consegnato al candidato presidente del centrodestra Francesco Acquaroli le 2000 firme raccolte a difesa del Santa Croce. Il documento è stato sottoscritto dallo stesso Acquaroli. "I firmatari – fanno presente da Nuova Fano – sono tutte persone che insieme a noi chiedono che il Santa Croce sia valorizzato e torni ad essere un punto di riferimento importante con all’interno specialità, posti letto di chirurgia d’urgenza h24 e un pronto soccorso con il codice rosso autonomo e non per Pesaro come è adesso. Non escludiamo, per alcune specialità di alto livello, una integrazione con la Pesaro ma vorremmo riavere un ospedale e non uno stabilimento depotenziato e trasformato silenziosamente in un grande poliambulatorio specialistico a causa del protocollo firmato nel 2018 dal sindaco Massimo Seri e dal presidente della Regione Luca Ceriscioli. Protocollo che chiediamo sia cancellato". "Da parte del candidato presidente – fanno notare da Nuova Fano – c’è stato l’impegno di rivedere e riorganizzare tutta la sanità marchigiana, mettendo la sanità pubblica, le persone e il diritto alle cure rivalutando le strutture che la sinistra ha chiuso o smantellato".

an. mar.