Sulla sanità è ormai botta e risposta politico. Il gruppo assembleare del Partito democratico replica a Nicola Baiocchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia che aveva accusato lo stesso di Pd di essere all’origine dei problemi sanitari delle Marche: "Quando si tratta di affrontare le numerose e spinosissime questioni della sanità marchigiana, il consigliere Baiocchi butta la palla in tribuna sperando di perdere tempo e rifiatare: inutile e sconclusionato il suo tentativo di riversare sul Pd la responsabilità del collasso del nostro sistema sanitario, dopo quattro anni di Giunta di centrodestra. Un collasso da imputare totalmente alla pseudo riforma voluta nel 2022 dal presidente Francesco Acquaroli, che dopo aver cancellato l’Asur Marche e istituito cinque nuove Ast ha prodotto solo la paralisi del sistema, il blocco delle assunzioni e degli investimenti, e la fuga del personale. Gli effetti sono facilmente constatabili da ogni cittadino: dilatazione dei tempi delle liste di attesa, servizi sospesi, caos nei pronto soccorso, aumento della mobilità passiva, incremento delle persone costrette a indebitarsi per ricorrere alla cure del privato. Un quadro devastante, aggravato dall’approvazione di un Piano regionale sociosanitario che è rimasto una scatola vuota. E pensare che questa Giunta regionale, grazie al Pnrr, ha avuto a disposizione risorse che le amministrazioni precedenti potevano solo sognare".
"Comprendiamo che Baiocchi – continuano i consiglieri del Pd – sia obbligato a difendere la narrazione imposta dalla Giunta regionale ma farebbe bene a essere più onesto e a non dimenticare che addirittura il suo principale alleato, la Lega, meno di un anno fa aveva chiesto la rimozione dell’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. Una richiesta frutto di una reale lettura dei pessimi risultati conseguiti dalla politica del governo Acquaroli, la quale, secondo il parere del Collegio dei revisori dei conti, ha trasformato la sanità marchigiana in un sistema rivolto a ’pochi privilegiati, facoltosi, raccomandati e fortunati’. Non è un caso che il presidente Acquaroli fosse stato costretto ad affiancare un vero e proprio tutor a Saltamartini, nominando il sottosegretario Salvi, da tempo sparito dai radar della politica marchigiana. Infine – concludono i dem – Baiocchi si ricordi che appena qualche mese fa il Consiglio regionale delle Marche approvò all’unanimità una proposta di legge alle Camere del nostro gruppo per innalzare al 7,5 per cento del Pil la spesa sanitaria. Peccato, però, che poi in Parlamento Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia abbiano deciso di bocciarla".
Andrea Angelini