Pesaro 31 marzo 2020 - "Una persona squisita, tremendamente buona", così ricorda Paolo Gurini Santo Rossi, 80 anni, ex pivot della Vuelle e poi anche, a fine carriera nelle fila del Loreto in serie B. Lui, friulano di nascita, aveva deciso, dopo aver militato in diverse formazioni, di fermarsi a vivere a Pesaro.
Era arrivato alla Victoria Libertas nel 1969, dopo aver militato nella Virtus Bologna, quindi nella Goriziana ed infine a Forlì, prima di arrivare a Pesaro in una formazione che era allenata da Boris Sinkovic.
Un uomo generoso, buono come il pane ma quando era al centro dell'area "sapeva usari i gomiti", dce chi ci ha giocato contro. Nella formazione biancorossa Santo Rossi, 2,12 centimetri, vi ha militato fino alla stagione 1973-74. Una carriera nel mondo del basket che lo ha portato anche ad indossare per 17 volte la maglia della nazionale. Con lui in squadra gli azzurri hanno vinto la medaglia d'oro ai giochi del Mediterraneo a Napoli. Santo Rossi è stato anche nella formazione che ha disputato gli europei in Polonia nel 1963.
Una passione, quella del basket, che ha trasmesso anche ai figli con Giulio che è cresciuto nelle giovanili della Victoria Libertas e quindi Francesca che ha avuto una brillante carriera nel massimo campionato femminile.
Santo Rossi lascia anche un'altra figlia, Amalia. Per capire l'impegno di questo giocatore, che ha segnato tanto nella storia cestistica della città ma restano sempre defilato, occorre aggiungere che ha allenato, poi nella sua carriera da coach, anche il basket in carrozzina. Santo Rossi è morto anche lui sospinto verso il viale dei cipressi dal coronavirus.