Scatta il duello sulla Moretta. In pedana due associazioni

Cna: "E’ un patrimonio di tutta la città". Confesercenti: "Proprio perché è così, la promuoviamo al meglio". E il paragone vola a Pesaro con la Rossini.

Scatta il duello sulla Moretta. In pedana due associazioni

Scatta il duello sulla Moretta. In pedana due associazioni

Scontro sulla moretta tra Cna e Confesercenti. La Cna stanca di gare e selezioni alla ricerca del bar che propone la migliore bevanda, scende in campo per ricordare che "la moretta è un patrimonio di tutta la città". La Confesercenti replica: "Proprio perché è patrimonio di tutti la promuoviamo al meglio".

Non piace, però, a Cna "la rincorsa di iniziative all’insegna della celebre bevanda dei marinai che rischia solo di creare confusione: non ci sono baristi a Fano che non sappiano preparare la moretta secondo la ricetta della tradizione. E dunque ci pare quanto meno fuori luogo che si diano patenti, bollini, attestati della moretta doc a questo o a quel bar od esercizio solo in base all’adesione (commerciale) all’iniziativa di questo o quel soggetto privato. La moretta è di tutti e non di una sigla associativa o di un sodalizio e non può essere una locandina, un adesivo o un totem a indicare dove si gusta la migliore Moretta. E’ un po’ come se a Pesaro qualcuno si fosse appropriato della Pizza Rossini che è, e rimane, un patrimonio della città. Anzi, nel caso di Pesaro, tutti hanno collaborato (associazioni, singoli esercizi, privati e persino catene commerciali), alla promozione di iniziative volte alla valorizzazione del piatto e della città. Cosa che invece non sta avvenendo a Fano con la moretta in nome della quale si gioca una sorta di gara a chi spetti la primogenitura o il diritto di farne l’uso che crede".

Per Confesercenti, però, "far conoscere e promuovere un prodotto e le attività locali ( come avviene durante il Festival del Brodetto ndr) non significa né appropriarsi, né dare patenti, anzi vuol dire far conoscere, valorizzare e promuovere il territorio, le eccellenze e le attività che vi operano. Né si tratta di operazioni che dietro hanno l’interesse a primeggiare o ad escludere, piuttosto, questo sì, quello di far conoscere la professionalità dei nostri operatori e la qualità dei nostri prodotti". E ancora Confesercenti: "Da più di vent’anni promuoviamo il brodetto in Italia e all’estero e ora intendiamo promuovere al meglio anche la moretta: questo è il nostro lavoro di sindacato, non soltanto attendere che si faccia, ma fare, per il bene delle categorie, commercianti, produttori, operatori del turismo, servizi. Ecco perché, alle uscite sulla stampa, preferiremmo una condivisione dei progetti".

Anna Marchetti