NICOLA PETRICCA
Cronaca

Scherma rinascimentale, arrivano i guerrieri

Per il decimo anno una tappa del Campionato italiano, ma sarà l’ultima volta perché manca il ricambio generazionale

Per il decimo anno una tappa del Campionato italiano, ma sarà l’ultima volta perché manca il ricambio generazionale

Per il decimo anno una tappa del Campionato italiano, ma sarà l’ultima volta perché manca il ricambio generazionale

La scherma rinascimentale giunge nella città ducale per la decima e – per ora – ultima volta. Sabato e domenica il Campionato italiano Hema-Csen di scherma antica farà nuovamente tappa al PalaCarneroli, dove si disputerà la gara conclusiva del torneo nazionale. A organizzarla sarà, come sempre, la Sala d’arme Aquila gladiatrix, associazione urbinate che lanciò l’evento nel 2015. Nel fine settimana sono attesi 120 schermidori, 90 maschi e 30 femmine, provenienti da 11 regioni. Cinque le categorie in gara, con la possibilità di partecipare in più discipline: spada a due mani open e femminile, striscia (la spada barocca), spada da lato e brocchiero (la spada rinascimentale accompagnata da un piccolo scudo) open e femminile.

Quest’anno non ci sarà la categoria giovanile, perché la sala d’arme organizzerà l’8 giugno, a Urbania, una gara a loro riservata, coinvolgendo associazioni di Emilia-Romagna, Lazio e Lombardia. Il torneo urbinate si svolgerà dalle 9 alle 18 circa del sabato e dalle 9 alle 16 circa della domenica e chi vorrà potrà assistere gratuitamente alle gare. "Nel 2015 cominciammo con un’edizione embrionale, addirittura si tirava nel cortile del Collegio Raffaello e c’era solo la spada a due mani – raccontano Nicolò Gamba e Luca De Sensi, istruttori e membri del Consiglio direttivo dell’Aquila gladiatrix, presieduta da Nicodemo Boccia –. Poi si passò alla palestra della piscina comunale e nel 2017, con il boom di partecipanti, ci trasferimmo al palazzetto. Quella volta si tirava su tre campi di gara, quest’anno ce ne serviranno addirittura cinque. Tanti, quando hanno saputo che sarà l’ultima edizione, si sono detti dispiaciuti. È bello organizzare e la fatica è ripagata dal tanto affetto e dai tanti complimenti, però è difficile e dopo 10 anni è diventato pesante".

Ciò che non terminerà è l’attività della sala d’arme, anzi: "A giugno daremo l’esame per diventare istruttori di terzo livello, con l’Accademia nazionale di Napoli – proseguono Gamba e De Sensi –. Poi cercheremo di creare una squadra degna dell’esperienza che ci siamo fatti, cercando di trasmettere ancora di più la passione per la scherma storica. Attività che va avanti anche a Urbania, dove c’è una seconda sala nata tre anni fa, con le categorie under 16. Per quanto riguarda la gara di campionato, siamo comunque aperti a delle novità: in futuro si potrebbe rifare, magari con un format diverso e un’organizzazione non nostra".

Nicola Petricca