
Il frontale dell’auto fracassato; nei riquadri, il proprietario, Alberto Macchini, 48 anni e gli airbag esplosi all’interno della Bmw
Pesaro, 17 maggio 2025 – Ha investito e ucciso una intera famiglia di cinghiali: 12 cuccioli, più due adulti, probabilmente il maschio e la femmina. La sua auto ha subìto danni per oltre 10mila euro, lui ha rischiato grosso, vita, perché nonostante andasse abbastanza piano, – circa 80 all’ora – poteva perdere il controllo della sua Bmw serie 3 e ribaltarsi.
E’ la disavventura vissuta martedì sera lungo la superstrada, all’imbocco della della galleria del Furlo, in direzione Acqualagna, da Alberto Macchini, 48 anni, pesarese, consigliere di quartiere del centrodestra, professionista nel campo della organizzazione e della logistica di eventi e spettacoli.
“Stavo andando ad Assisi per lavoro – racconta Macchini – ero voluto partire la sera prima per avere più tempo al mattino successivo, dopo aver partecipato tra l’altro a un consiglio di quartiere, che era finito abbastanza presto. Erano circa le 22 e 40 e stavo procedendo a circa 80 all’ora – racconta Macchini – quando a un certo punto, e all’improvviso, mi sono visto questa famigliola davanti alla macchina. Erano bassi, i cuccioli, e gli adulti non li ho visti forse per via del buio. La macchina ha iniziato a frenare da sola, visto che il sistema di sicurezza aveva percepito l’ostacolo. Quindi, nonostante l’impatto violento, sono riuscito a tenerla in carreggiata, ma questo non ha impedito che mi partissero gli airbag davanti e di avere danni grossi su tutto il frontale dell’auto”.
“Due signori che passavano da lì mi hanno aiutato – aggiunge Macchini – e il sistema di sicurezza dell’auto mi ha subito localizzato, attivato dal segnale dell’urto con gli animali. Io, a parte lo spavento, stavo bene: ho avuto solo delle leggerissime escoriazioni a causa degli airbag che quando so no esplosi mi hanno ferito un po’ alla gamba e a un braccio”.
“Mi dispiace per aver ucciso tutti quegli animali – aggiunge Macchini – è stata una situazione pericolosa, l’auto poteva ribaltarsi, e io non so come la raccontavo. Invece sono riuscito a rimanere calmo e la macchina è rimasta in assetto, nonostante i danni. Degli amici per fortuna poi sono venuti lì e mi hanno portato a destinazione”. Il Cras ha poi caricato le carcasse dei cinghiali. “Ho capito – conclude il professionista – che di notte su quelle strade devi andare piano, come stavo facendo io”.