C’è il sospetto che guidasse sotto l’effetto dell’alcol. Si tratta del conducente tunisino di 35 anni alla guida della Bmw che ha provocato lo schianto mortale di Villanova. Il tasso alcolico riscontrato non si conosce ma è chiaro che questo cambia l’imputazione nei confronti del 35enne, che è ricoverato al Torrette di Ancona. Per lui l’accusa è di omicidio stradale. Un sorpasso o comunque l’invasione di corsia mentre percorreva la provinciale da Villanova a Calcinelli ha provocato l’altro ieri pomeriggio alle 17.30 l’urto frontale sinistro contro la Dacia dei coniugi Ilario Ciccurilli e Nilvana Sperandio, di 77 e 71 anni di Fano.
La coppia stava viaggiando in senso contrario percorrendo l’Orcianense per raggiungere la loro seconda casa. Superato il ponte sul Metauro, si sono visti piombare addosso la Bmw che non sono riusciti a evitare. L’urto ha scaraventato fuori strada l’auto della coppia facendola precipitare per alcuni metri. Nella carambola, la donna di 71 anni è deceduta per il trauma toracico essendo stata sbalzata fuori. Il marito 77enne è riuscito a risalire il costone e a dare l’allarme per poi svenire. Intanto, nella Bmw, il conducenrte tunisino è rimasto incastrato alla guida, seduta dietro c’era una ragazza milanese di 29 anni che ha riportato delle ferite gravi, mentre sul lato passeggero vi era un altro giovane, albanese, di 33 anni, (per diverse ore, i residenti e i testimoni hanno riferito di aver visto più persone nella vettura darsi alla fuga dopo l’urto), uscito pressocché illeso dalla scontro. Ma qui si apre un mistero.
L’uomo, coperto da macchie di sangue, all’arrivo dell’ambulanza non voleva salirci, né farsi curare o toccare ed ha più volte cercato di andarsene in maniera brusca. E’ stato portato in ambulanza, alla presenza di una pattuglia dei carabinieri, ma anche qui non voleva stare né rispondere. Ha chiesto di firmare il rifiuto di farsi medicare, gli è stato concesso, è sceso dall’ambulanza e, stranezza doppia, c’era un’auto, una Polo, con due persone a bordo ad aspettarlo con le quali è ripartito in velocità verso Calcinelli. Per i tanti testimoni, quei tre sono sembrati dei fuggiaschi dal luogo dell’incidente, avvenuto pochi attimi prima. Non è chiaro se l’uomo sia stato controllato ma è certo che è rimasto sul luogo dell’incidente solo pochi minuti, con altri amici ad attenderlo col motore acceso per portarlo via. Perché? Tra l’altro era ferito, ma non ha accettato alcuna cura. L’auto investitrice, la Bmw, è stata sequestrata e sarà sottoposta a perquisizione. Da quanto si è appreso, il gruppo della Bmw avrebbe consumato alcolici poco prima in qualche bar della zona per poi ripartire verso Calcinelli. Due chilometri dopo, lo schianto e la morte della donna.
ro.da.