
Profonda indignazione tra gli abitanti di Piandimeleto. In una notte ne hanno fatti fuori 29. Il sindaco: "Avete il cuore marcio"
"Stamane qualcuno senza vergogna si è permesso di prendere, cioè rubare, i portafiori in rame nel nostro cimitero di Piandimeleto, ben 29 quelli spariti!". Ha rendere pubblica la brutta azione è, Olimpia Rosaspina abitante del luogo. "Mi ha avvertito della sparizione dei portafiori in rame un’amica – racconta al telefono la signora Olimpia – con lei siamo andati assieme dal geometra del comune e dal Vigile Urbano per verifiche: abbiamo verificato amaramente che i portafiori non c’erano più. Probabilmente il furto è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, magari passando dietro al cimitero. A me personalmente hanno prelevato i portafiori di mio padre e di mia madre: è una vergogna. Non c’è più pace, non c’è più rispetto neanche al cimitero, non ci rimane altro che mettere dei portafiori di plastica, ma sarebbero brutti, osceni. Speriamo che i ladri vengano scoperti". "Chi ha compiuto questo atto – sottolinea il sindaco di Piandimeleto Nicolò Pierini – non ha alcun rispetto né per i vivi né per i morti. Serve un cuore marcio per arrivare a tanto: violare un luogo sacro, rubare su tombe che rappresentano il dolore e la memoria di intere famiglie, per qualche spicciolo da riciclare. Non possiamo più parlare semplicemente di “furti“: questo è sciacallaggio, è un insulto alla comunità, un segno del degrado morale di chi invece di lavorare, passa le notti a rubare il rame dai cimiteri. A questi vigliacchi, dico chiaramente: vergognatevi. Non avete scusanti, non meritate comprensione. Come sindaco ho già sporto denuncia e chiedo alle forze dell’ordine il massimo impegno per identificare questi individui".
Da diversi anni si assiste purtroppo in ogni parte d’Italia a furti di rame e niente viene risparmiato, dalle grondaie alle coperture dei muretti, fino ad ornamenti delle tombe nei cimiteri.