"Scomodo e inquinato, il posto peggiore per un’attrazione così"

L'amministrazione comunale di Pesaro intende collocare una pista di pattinaggio sopra un'antica Domus romana, una scelta che non è sicura, salubre e accessibile. Una triste metafora di come l'amministrazione intende interpretare la valorizzazione della cultura e della storia della città.

"Scomodo e inquinato, il posto peggiore per un’attrazione così"
"Scomodo e inquinato, il posto peggiore per un’attrazione così"

"La pista di pattinaggio sopra la domus romana come emblema evidente di quale sia la strada che l’amministrazione comunale intende perseguire in vista di Pesaro capitale italiana della Cultura 2024: viva le giostre, abbasso l’arte". Lo dicono Giulia Marchionni e Giovanni Dallasta, consiglieri comunali d’opposizione. "Sembra quasi – aggiungono – che la giunta Ricci lo faccia apposta a scegliere i posti peggiori in cui collocare il “gioco del momento”. Dopo la ruota collocata qualche anno fa in piazzale Aldo Moro, il Casco di Valentino in piazzale D’Annunzio ora tocca alla pista del ghiaccio in piazzale Matteotti. Esiste forse posto più congestionato, scomodo e inquinato? Come si fa a scegliere una location del genere per un’attrazione frequentata soprattutto da bambini e famiglie? L’Amministrazione ha forse ritenuto quel luogo sicuro, salubre e facilmente accessibile? Follia assoluta: collocare la pista di ghiaccio in un luogo non sicuro per i bambini visto il traffico, pericoloso per i livelli di smog e per di più difficilmente accessibile con problemi evidenti di parcheggio anche per i ragazzi delle scuole vicine che si vedranno sottratti i posteggi per i motorini. Ancora una volta una scelta fatta senza buon senso, come spesso accade a Pesaro. Si poteva collocare la pista al parcheggio San Decenzio o nel piazzale antistante la palla di Pomodoro, luoghi assolutamente idonei sia in termini di traffico che di accessibilità. E invece no, l’amministrazione ha deciso di collocare la pista di pattinaggio sopra l’antica Domus romana interrata in piazzale Matteotti: triste metafora – la colnclusione – di come l’amministrazione comunale intende interpretare la valorizzazione della cultura e della storia della città di Pesaro".