Scuola da favola coi fondi Pnrr. Mombaroccio realizzail sogno di studenti e docenti

Il caso della Pirandello: finito il girovagare delle classi che avevano occupato perfino il teatro durante i lavori. Materna, soluzione unica: il tetto farà da piazza con alberi, panchine e belvedere.

Scuola da favola coi fondi Pnrr. Mombaroccio realizzail sogno di studenti e docenti
Scuola da favola coi fondi Pnrr. Mombaroccio realizzail sogno di studenti e docenti

Oggi, dopo due anni di cantiere pagato con i fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, i 140 alunni della Pirandello a Mombaroccio, torneranno nella loro scuola. "E’ stato un intervento di adeguamento sismico ed efficentamento energetico da 1,8 milioni di euro – conferma il sindaco di Mombaroccio, Emanuele Petrucci, il quale, sempre grazie ai bandi del Pnrr rinnoverà la palestra scolastica di via Zandonai per altri 1,2 milioni di euro; la mensa con 100mila euro; la scuola dell’infanzia con piazza nella frazione di Villa Grande con altri 1,8milioni di euro. "Siamo stati nei tempi" osserva soddisfatto, consapevole della vera sfida vinta, quella di riuscire a rispettare tempistiche europee, a parità di burocrazia italiana e mercato edilizio, doppato dai bonus.

"Anzi: se non avessimo avuto i rallentamenti causati dai vari bonus, come il 110% e quello del sisma per cui abbiamo faticato a trovare ditte che non subbappaltassero i lavori, avremmo impiegato meno tempo. I prossimi lavori a partire, a novembre, saranno quelli della scuola dell’infanzia di Villa Grande. Il vecchio edificio sarà demolito, mentre il nuovo cambierà la socialità della comunità". Il progetto che darà a Mombaroccio una nuova scuola materna su due piani con nido primavera – il primo servizio del genere nella storia del borgo – e spazi pubblici polifunzionali, ha vinto anche per una soluzione molto creativa: il tetto dell’edificio che si adagia sul lato collinare sarà una piazza con tanto di alberi, panchine e belvedere sulla vallata. "Grazie al Pnrr stiamo vivendo una stagione unica – conferma il sindaco –. Al termine degli interventi, tutti da completare nel giro di 1824 mesi, avremo tutti gli edifici scolastici a norma sismica e ad alto efficientamento energetico. I soldi sono tanti visto lo storico delle risorse destinate in passato ad un piccolo comune come il nostro. Siamo partiti che nessuna plesso era a norma e ci ritroveremo con il patrimonio scolastico sicuro e ammodernato. Riuscire a rispettare i tempi sembrava una leggenda: lo scetticismo, in un Paese come l’Italia è comprensibile. Eppure domani (oggi per chi legge, ndr) saremo in grado di ridare agli studenti di Mombaroccio la loro scuola, rispettando l’impegno preso nel limitare i disagi che una dislocazione temporanea avrebbe potuto comportare". E proprio quest’aspetto è l’altra parte bella della storia. Se a Pesaro solo per spostare, temporaneamente altrove, tre scolaresche con gli edifici scolastici impegnati dai cantieri non sono bastati 200mila euro (tra adeguamenti, locali presi in affitto...) Mombaroccio ha fatto di necessità, virtù. "Per i nostri studenti – spiega il sindaco – abbiamo ricavato aule dentro la sala del Consiglio comunale, nella biblioteca; nel teatro comunale. I dipendenti comunali hanno accettato una riduzione dei loro spazi, mentre noi, parte politica abbiamo fatto le riunioni nei centri civici e il consiglio comunale itinerante. In pratica siamo andati a fare, di volta in volta un consiglio in una frazione diversa. Devo dire che è stata una esperienza molto intensa: avere la scolaresca in centro storico ha rivitalizzato il borgo di Mombaroccio. Bambini e ragazzi sono stati coinvolti in tantissime iniziative di carattere civico, così come fare i Consigli nelle varie frazioni, ha giovato al confronto diretto con i cittadini. Quello che all’inizio pensavamo potesse essere foriero di disagi, si è rivelato una opportunità di aggregazione. Se tutto questo è stato possibile lo dobbiamo certamente all’opportunità del Pnrr, ma anche alla disponibilità dei mombaroccesi di mettersi in gioco. Ringrazio la preside dell’Istituto comprensivo Pirandello, a cui la Federico Barocci appartiene, Lucia Bumma, e tutti i dipendenti comunali per il clima collaborativo e costruttivo, vissuto in questi due anni".

Solidea Vitali Rosati