SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Scuola Manzi, le ragioni del trasloco. Biancani: "L’edificio è sicuro, ma c’erano proteste troppo accese"

Il sindaco spiega la decisione: "Alcuni genitori sono arrivati anche a ipotizzare il coinvolgimento della procura". Una parte degli alunni andrà all’oratorio San Carlo, un’altra nelle aule dell’ex istituto di via Salandra.

Il sindaco spiega la decisione: "Alcuni genitori sono arrivati anche a ipotizzare il coinvolgimento della procura". Una parte degli alunni andrà all’oratorio San Carlo, un’altra nelle aule dell’ex istituto di via Salandra.

Il sindaco spiega la decisione: "Alcuni genitori sono arrivati anche a ipotizzare il coinvolgimento della procura". Una parte degli alunni andrà all’oratorio San Carlo, un’altra nelle aule dell’ex istituto di via Salandra.

La scuola primaria Manzi si sposta, per varie ragioni. Come anticipato ieri dal Carlino la scolaresca di via Confalonieri, da settembre otto classi verranno trasferite in alcuni locali dell’Oratorio di San Carlo di via Turati e altre due nell’ex scuola di via Salandra appartenenti all’Istituto comprensivo Pirandello. Quindi non all’interno dell’asilo nido il Glicine di via Nitti, come anticipato erroneamente. In particolare otto classi andranno nei locali del San Carlo e due classi andranno in via Salandra.

Quali sono le ragioni di questo spostamento? "È una decisione che abbiamo preso per la serenità delle famiglie preoccupate per le condizioni di sicurezza dell’edificio di via Confalonieri – spiega il sindaco Andrea Biancani –. Condizioni che, però, non comporterebbero alcun obbligo di trasloco per l’amministrazione. La scuola infatti non ha problemi; è a norma. Vero è che la normativa sugli edifici scolastici è più stringente, ma anche in questo caso non abbiamo l’obbligo di trasferire le classi. Lo facciamo perché siamo riusciti a trovare una soluzione alternativa e perché volevamo rispondere ai timori sollevati sulla struttura da diversi genitori che hanno anche valutato di rivolgersi in Procura, utilizzando una modalità ostile che non condivido, sbagliata e che non garantisce a chi deve decidere, tecnici compresi, la giusta serenità. Un dibattito con toni e modalità molto accesi, che oggi ci porta a prendere la decisione dello spostamento, l’unica possibile per garantire maggiore serenità a tutti e che siamo riusciti a fare in quanto abbiamo avuto la disponibilità della Diocesi".

In un lungo comunicato Biancani e l’assessore Camilla Murgia rimarcano che, proprio perché l’immobile non ha problemi, la biblioteca, il centro civico e gli spazi delle associazioni che oggi hanno in via Confalonieri la loro sede, vi rimarranno. Anche la presidenza e la segreteria dell’Olivieri, da settembre, rimarranno in via Confalonieri – ribadiscono gli amministratori per poi annunciare una novità –: Stiamo anche valutando di trasferire gli uffici comunali delle politiche sociali ed educative in via Confalonieri. Un passaggio che ci consentirebbe di risparmiare oltre 100mila euro l’anno di affitti".

Sono almeno tre anni che l’edificio di via Confalonieri è al centro di polemiche, oggetto non solo di perizie e controperizie sulla vulnerabilità sismica, ma anche di raccolte di firme per visioni molto diverse tra i genitori con i figli iscritti a quella scuola.

Ma quella di mettere la parola fine alla vicenda dell’edificio di via Confalonieri non è l’unica ragione del trasloco dei 200 alunni che a settembre approderanno, temporaneamente, in due sedi vicinissime tra loro. La ragione dello spostamento segue anche una logica generale, legata alla riorganizzazione della rete scolastica da parte del Comune, a fronte del fenomeno della denatalità. "Il cosiddetto “inverno demografico“ produrrà nell’arco dei prossimi anni le sue conseguenze – concludono Biancani e Murgia –. La diminuzione degli iscritti, da qui a 10 anni, sarà del 45%". Ecco perché, per il quartiere di Pantano, l’amministrazione conta di fare della scuola Lubich la primaria di riferimento: "Sulla base dei numeri – osserva il sindaco – altri edifici destinati a scuola non servono".