Urbino, la scuola si rinnova. In arrivo il metodo finlandese

Sarà introdotto nelle elementari dell'Istituto comprensivo Volponi. "Ogni 50 minuti di lezione, 10 di pausa"

Laura Romani, responsabile del plesso

Laura Romani, responsabile del plesso

Canavaccio (Pesaro Urbino), 15 gennaio 2019 - La scuola primaria di Canavaccio si rinnova, migliora l’impostazione didattica e introduce il metodo finlandese. Una piccola rivoluzione sarà introdotta dal prossimo anno scolastico nel plesso che fa capo all’Istituto comprensivo Volponi e la insegnanti si stanno già formando e sono davvero entusiaste perché le novità daranno tanti benefici ai loro alunni.

«Quest'anno volevamo rinnovarci e sentivamo il bisogno di andare incontro ancor di più alle esigenze dei bambini – racconta Laura Romani, insegnante e responsabile del plesso -: abbiamo guardato le proposte di progetti e ci siamo interessate alla sperimentazione del modello finlandese, che, in sintesi, prevede che per ogni ora a scuola i bambini facciano 50 minuti di lezione e 10 di pausa. Io avevo già provato lo scorso anno, attraverso delle attività, il beneficio di lasciare agli alunni dei momenti in cui andare in palestra, oppure nel giardino, per scaricarsi un po’ ma sempre continuando ad imperare: per esempio salendo le scale e contando per far pratica con i numeri ordinali".

"Dal prossimo anno - prosegue Romani -, abbiamo pensato di introdurre anche il Modi, 'Migliorare l’organizzazione didattica', la sperimentazione proposta dal dottor Raffaele Ciambrone, pedagogista e funzionario del Ministero dell’Istruzione: si prevede di fare 2 giorni e mezzo di italiano, storia, arte e laboratori e altri 2 giorni e mezzo di scienze, matematica, geografia e motoria, in modo che si possano consolidare e portare a termine certi argomenti, senza doversi invece interrompere perché, magari, è finita l’ora». Con i nuovi metodi si prevedono alcune attività a casa per mettere a punto le conoscenze ma ci saranno sicuramente meno compiti perché la maggior parte del lavoro si svolgerà in classe.

«Noi ci stiamo formando in questo periodo e siamo collegati con l’Istituto Comprensivo di Piandimeleto, che è veramente all’avanguardia, dal quale saremo seguiti per la formazione e la sperimentazione – continua Romani -. Per i bambini ci saranno tantissimi benefici: si elimina la stratificazione del sapere, si aumentano la conoscenza, l’attenzione, il controllo, la disciplina, l’autonomia degli alunni. Si valorizzano i talenti, in tutti i settori perché si approfondiscono di più gli argomenti, si crea l’inclusione in una scuola in cui tutti progrediscono nella stessa maniera.

Quello che di sicuro avremo sarà una maggiore affettività verso la scuola: intendiamo preparare una stanza o un angolo delle aule in cui i bambini possano vivere quei dieci minuti di pausa in maniera costruttiva, positiva. Inoltre - conclude Laura Romani - con queste novità si coinvolgono le famiglie e gli enti del territorio e la scuola può diventare un centro di riferimento per la formazione e l’educazione».