Scuola secondaria di primo grado Leopardi, Pesaro

Il nostro viaggio nei ricordi della Pesaro della seconda guerra mondiale. L’animale sopravvisse. "L’uomo ha bisogno di relazioni"

Migration

Come in tante città, e tra queste anche Pesaro, la nostra, ci sono monumenti e palazzi dell’epoca fascista. Sono costruzioni che rappresentano il passato e sono un ricordo della storia; pensando all’epoca fascista e a quello che è accaduto, crediamo che ricordare quel periodo sia una sofferenza soprattutto per le persone che l’hanno vissuto o per chi ne ha avuto delle conseguenze; per questo il nostro compito è anche quello di non dimenticare.

Il 3 maggio abbiamo svolto un’uscita che ci ha fatto scoprire quanto sia rimasto della Pesaro di quel periodo, grazie alla coinvolgente esposizione del Presidente dell’Anpi - sezione di Pesaro e all’interessante lavoro della mappa storica “In cerca di una storia. Pesaro, in giro per la città. Percorsi nella storia della LIBERAZIONE”. Non sapevamo della tragedia capitata ai tre martiri, del valore della lapide in ricordo dei caduti a Piazzale Collenuccio (foto). Con grande partecipazione ci è stata raccontata la terribile battaglia infuriata sul Colle San Bartolo, ancor più crudele per il fatto che a Pesaro terminava la Linea Gotica. Non sapevamo della nazionalità dei battaglioni che nella provincia hanno combattuto contro i nazifascisti, eravamo ignari del coraggio dei partigiani del posto. Ci ha colpito molto il racconto dell’orso Wojtek, una storia che non è scritta sui libri.

Ci è piaciuta anche per il legame che è nato tra i soldati e l’orso, un legame di affetto tra tanta barbarie. L’orso è stato a fianco dei soldati che l’hanno cresciuto, diventando una mascotte, combattendo a modo suo la guerra, ed è sopravvissuto. L’uomo ha bisogno di relazioni e di ricordare, soprattutto quando il ricordo non è più tanto vivo. Per noi studenti è fondamentale renderci conto di cosa siamo stati prima, di come fosse la vita nella nostra città: è bello saper leggere cosa le sue mura ci dicono, comprendere come chi è venuto prima di noi ci parli attraverso una pietra, un sanpietrino, un mattoncino… Ora, passando a Piazzale Collenuccio saluteremo sempre gli uomini, le donne e i bambini che sono lì ricordati, sapendo in cosa ha contribuito la loro vita.

Leopardi della 3ªD