"Se la variante Gimarra va avanti il Comune rischia il dissesto"

"Se la giunta Seri va avanti con la Variante Gimarra rischia di mandare in dissesto il Comune". Il consigliere comunale e regionale Luca Serfilippi critica, insieme ai colleghi di partito, il bilancio approvato a maggioranza dal consiglio comunale, pochi giorni fa. L’attacco leghista parte proprio dalla Variante Gimarra, avendo l’amministrazione comunale previsto a bilancio 5 milioni di euro, risorse che dovranno aggiungersi a quelle del Cipe (20 milioni di euro) se il Comune riuscirà ad aprire il cantiere entro il 30 giugno.

Per i leghisti la cifra dei 25 milioni di euro è fortemente sottostimata: "Non tiene in alcun conto – fa presente il capogruppo Gianluca Ilari – dei fondi che saranno necessari per la mitigazione dell’opera". "Un bilancio elettorale – incalza il segretario leghista Alessandro Brandoni – che ha tenuto ferma la città tre mesi, che crea debito e mina le possibilità di azione della prossima amministrazione comunale". " Tre mesi aggiunge Ilari – che sono irrecuperabili. Pensate alle scogliere di Fano Nord che non sono partite proprio per la mancata approvazione del bilancio". All’assessore Cucchiarini che ha parlato di un bilancio condizionato dal caro energia, replica Brandoni: "Scuse ridicole, la verità del ritardo sono le lotte intestine della maggioranza sulla ripartizione dei fondi e sulla guerra per spostarli da un assessorato all’altro. Le regioni dell’approvazione dell’approvazione del documento comunale con tre mesi di ritardo non sono tecniche ma esclusivamente politiche".

Il consigliere Luigi Scopelliti ha puntato l’attenzione sui 47 milioni di euro di fondi Pnrr e sulla scarsa attenzione per la digitalizzazione della città: "Si è pensato solo all’ordinaria amministrazione, non alla vera digitalizzazione di Fano con interventi che avrebbero dovuto interessare il turismo, lo sviluppo economico, la mobilità e la sicurezza. Pensate che per la Smart city sono stati previsti solo 328mila: briciole". La Lega boccia tutta la gestione dei fondi Pnrr: "E’ mancata la condivisione delle proposte progettuali con la città – fa notare Ilari – con il risultato di figuracce come quella della bocciatura del progetto dei giardini Leopardi. Non c’è stato un progetto che sia passato in commissione: le decisioni sono state prese tutte nelle segrete stanze".

Anna Marchetti