Seri: "È la festa del patrono, ma è uno dei giorni più tristi"

È stata una giornata mesta per Fano, quella di ieri, nonostante si festeggiasse il patrono della città. Una giornata di festa segnata dalla tristezza per il grave lutto che l’ha colpita alla vigilia del suo santo protettore. "Oggi è San Paterniano – ha sottolineato il sindaco di Fano Massimo Seri –, ma è anche uno dei giorni più tristi per la nostra comunità. Stringiamoci insieme al dolore dei familiari di queste anime strappate troppo presto ai propri cari. Un grande ringraziamento a nome di tutta la città va alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alla Guardia costiera e a tutti i volontari e le associazioni che hanno prestato soccorso con grande umanità e spirito civile". Anche la ritualità delle celebrazioni religiose nella Basilica di San Paterniano si sono contraddistinte per una festa segnata dal lutto. Il vescovo Armando Trasarti nella sua omelia ha infatti parlato del dolore ma anche della speranza di una città che deve rivolge lo sguardo agli ultimi. E’ iniziata con un commosso pensiero alla famiglia Zandri la celebrazione eucaristica delle 11 presieduta dal vescovo, che poi si è concentrata in un monito per la politica. "In ogni celebrazione dovremmo notare le sedie vuote - ha detto -: oggi mancano un bambino di 8 anni e un papà di 44. Noi non abbiamo le risposte per tutto: forse dovremmo tacere, capire, non giustificare ma nemmeno giudicare. La vita è un dono prezioso, cerchiamo di utilizzarla al meglio il più possibile". Poi rivolgendosi agli amministratori: "Città a misura di uomo non vuol dire semplicemente organizzare infrastrutture e servizi in modo efficiente, ma significa assumere come metro di valutazione delle scelte di governo della città (quindi politiche!) le concrete necessità di ordine materiale, relazionale e spirituale delle persone che abitano la città. E’ necessario dare risposte alle esigenze contingenti delle persone che abitano la città, specie le più fragili".

Tiziana Petrelli