
Seri tra porto, Vitruvio e discarica "Il mio erede? Una scelta di gruppo"
"Per fare il sindaco ci vuole un fisico bestiale", dice il primo cittadino Massimo Seri. Telefono muto, pantaloncini corti e via a correre. "Il telefono era muto perché sono andato a fare un’ora e mezza di corsa". Temperatura esterna 31 gradi. "Bisogna allenarsi perché è un mestiere duro", dice.
Fra otto mesi si vota: cosa farà Seri da grande?
"Continuerò a lavorare comunque per il bene della città".
Tiriamo in alto la monetina: tra i due colonnelli e cioè Barbara Brunori ed Etienn Lucarelli, lei chi sceglie per la sua successione?
"Il problema non è mio, non decido io perché le scelte devono essere di gruppo".
Due nomi messi lì non a caso, perché sono ormai due divi di Fano Tv...
"Beh, ci sono quelli che vanno in ferie ed invece quelli che restano e lavorano per cui hanno esposizione".
Tutti fanno i conti senza Seri. Ma lei ha messo in piedi una macchina da guerra da ridere tra Pro Loco, cooperativa tre Ponti e televisione?
"Direi che l’unica cosa giusta da dire è che dietro ci sono delle persone e degli imprenditori che vogliono bene alla città".
Vitruvio. Con Sgarbi che tira in ballo Corrado Montanari per finanziare gli scavi dopo che ha già tirato fuori oltre 400mila euro per il progetto Cucinella, secondo lei l’imprenditore come l’ha presa?
"Conosciamo tutti come è fatto Sgarbi. Una battuta. Invece per quello che riguarda la biblioteca e il progetto Cucinella faremo il punto a settembre. Va detto che io con Corrado Montanari ho sempre avuto rapporti molto cordiali".
Il nodo?
"Il reperimento dei finanziamenti"
Altro tema cittadino: quando va giù in Regione a ribaltare i tavoli per il dragaggio del porto?
"Quello è un altro nodo sul tappeto e sul quale stiamo lavorando. Adesso però abbiamo quello di smaltire i fanghi che sono stati stoccati al porto all’epoca della giunta Aguzzi. Ci hanno fatto fare un bando di appalto e poi ci hanno chiesto di annullare. Poi il bando lo ha fatto l’Autorità Portuale, ma adesso hanno trovato problemi anche loro. Un altro tema che rilanciamo senza dubbio".
Veniamo all’argomento del giorno: dalla sinistra della sinistra arriva la sollecitazione per crerare una società di scopo per gestire la discarica di Monteschiantello con Pesaro. Che sia la volta buona?
"Credo, anche alla luce di quello che è accaduto con la discarica di Riceci, che questa sia l’occasione per mettere tutti gli attori politici della provincia e del territorio intorno ad un tavolo. Bisogna trovare una soluzione condivisa e partecipata del problema. Non ci devono essere egemonie nè prevaricazioni perché poi accade quello che è successo con Riceci. La politica deve riappropriarsi del suo ruolo. E con la discarica c’è anche il problema dell’impiantistica dove si sono persi finanziamenti pubblici com’è stato per il caso del biodigestore".
E sul ruolo tenuto da Confindustria su questa vicenda? Voi mai interppelati?
"Non ho mai capito questo appiattimento che c’è stato da parte di una importante rappresentanza come quella degli industriali, nei confronti della sola Marche Multiservizi".
Qual è il problema?
"E’ che anche noi di Aset siamo soci confindustriali per cui onestamente mi è sempre sfuggito il perché nei tavoli organizzati per affrontare il problema dei rifiuti, noi come Aset non siamo mai stati invitati. O si è la mamma di tutti, oppure di nessuno. Io non so nemmeno come è fatto il presidente di Confindustria. Mai incontrata".
Uscite da Confindustria?
"Sicuro che verranno fatte delle riflessioni".
Passo indietro: quando dice un tavolo con tutti i protagonisti presenti cosa intende?
"Che intorno ci deve essere oltre me, anche il sindaco di Pesaro naturalmente, quello di Urbino ed anche il presidente della Provincia. Un tavolo politico perché le scelte su un tema così importante devono essere prese dalla politica e senza prevaricazioni".
Ma Mms è una società di diritto privato...
"Aset è 100 per cento pubblica, Marche Multiservizi è a maggioranza pubblica. Chiaro".
Arriviamo ad uno storico ever green: Lisippo?
"Ho qualche idea buona che mettiamo a punto terminate le ferie".
Spera in un prestito?
"Assolutamente no perché dopo le sentenze di sequestro che ci sono state non ce lo daranno mai, anche per un tempo limitato, perché sanno bene a Los Angeles che non lo rivedrebbero più".
Ancora cultura: il progetto della piazza firmata Giuliano Vangi, che fine ha fatto?
"Molto bella ed anche estremamente qualificante per la città. Anche questo è un tema sul tavolo".
m.g.