Sette giardini storici delle Marche per rilanciare la cultura del bello

Sette giardini storici delle Marche  per rilanciare la cultura del bello

Sette giardini storici delle Marche per rilanciare la cultura del bello

Domenica a Palazzo Gradari dalle 10,30 si terrà una conferenza organizzata dal Garden Club di Pesaro e dedicata ai sette giardini storici che nelle Marche sono stati ammessi ai finanziamenti previsti dal Ministero della Cultura all’interno del Pnrr, per valorizzare l’identità di parchi e giardini storici. Obiettivo del programma nel quale sono stati selezionati 106 progetti, è non solo l’eventuale restauro dei giardini, ma insieme la previsione di interventi per rendere più fruibili gli spazi verdi di valore storico-artistico, con ricadute sull’attrattività urbana per residenti e turisti e sul miglioramento della qualità ambientale.

Sette progetti presentati dai proprietari privati e pubblici di giardini della regione Marche sono stati scelti come significativi; i sette giardini selezionati rappresentano un esauriente panorama della cultura giardiniera regionale, sia dal punto di vista storico, che da quello compositivo. La cinquecentesca Villa Miralfiore di Pesaro, con la cui presentazione si aprirà il convegno, è un esempio del giardino italiano formale del periodo rinascimentale, mentre il giardino terrazzato della Villa Mosca di Caprile, sempre a Pesaro, ne presenta l’evoluzione in forme larvatamente barocche nei secoli successivi. L’elegante Villa La Quiete a Treia, come la Villa Vitali a Fermo sono esempi della transizione verso quel giardino paesaggistico di influenza inglese che mutò totalmente il disegno dei giardini italiani nell’Ottocento, anche con l’introduzione di un grande numero di specie botaniche nuove.

Una moda di cui la Villa Seghetti Panichi nel pressi di Ascoli Piceno rappresenta uno degli esempi più sofisticati; mentre con la Villa Castiglioni Selvatici a Cingoli viene testimoniato l’affacciarsi del gusto del Novecento. È inserita fra i giardini anche una straordinaria testimonianza del paesaggio storico regionale, dei secoli in cui, lungo la fascia costiera meridionale, si coltivavano agrumi in terra a scopo commerciale; l’Aranciera del Crocifisso a Massignano, una grande agrumiera, un giardino protetto da antiche mura dai rigori del clima.

La conferenza a cui parteciperanno sia i proprietari che i tecnici che hanno redatto i diversi progetti coprirà l’intera giornata di domenica dalle ore 10,30 (per poi riprendere dopo la pausa del pranzo). Hanno dato il loro patrocinio all’evento, oltre che il Comune di Pesaro, le due maggiori associazioni che in Italia promuovono la cultura del giardino, l’Associazione Parchi e Giardini d’Italia e l’Associazione Dimore Storiche Italiane.