Sette milioni di euro alle scuole dell’infanzia

La Regione approva i criteri di ripartizione dei fondi per lo 0-6 anni. Bravi: "Agevolazioni tariffarie per le famiglie con i bimbi iscritti" .

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La Regione ha approvato i criteri per la ripartizione delle risorse destinate all’infanzia (servizi educativi segmento 0-6 anni) per gli anni 2020 e 2021. "Sette milioni di euro dalla Regione arriveranno ai Comuni – ha spiegato ieri l’assessore regionale Loretta Bravi – per contrastare anche le conseguenze negative legate alla sospensione dei servizi educativi all’infanzia durante l’emergenza sanitaria da Covid 19. E non solo. I fondi serviranno a dare sostegno economico alle famiglie nelle spese legate all’educazione dei figli e a dare attuazione alla legge sulla Buona Scuola, relativamente alla formazione del personale". Della cifra 5.945.209 euro sono fondi ministeriali che saranno ripartiti tra i Comuni in proporzione alla popolazione 0-6 residente al 01012020. In due annualità si divide la quota parte finanziata dalla Regione: 737.081 euro sono le risorse agganciate al bilancio 2020 e destinate alle scuole paritarie, mentre 651.214 euro sono relative al bilancio 2021. Mediante l’adesione al Programma i Comuni comunicheranno gli interventi che intendono attuare con le risorse assegnate. Tra le grandi aree di azione identificate, la prima verte su interventi di edilizia leggera, la seconda su contributi che le scuole potranno avere per agevolare le rette o per compensare i mancati introiti provenienti da blocchi del servizio a causa dell’emergenza sanitaria; la terza sui corsi di formazione per il personale e in particolare per promuovere i coordinamenti pedagogici territoriali. "Per esempio il Piano prevede l’adeguamento e l’aggiornamento degli immobili alla normativa antincendio– esemplifica Bravi – ma anche sostiene la realizzazione delle nuove aule necessarie alle sezioni primavera; l’adeguamento delle strutture per l’accesso ai disabili; l’adeguamento delle aule; la ristrutturazione dei parco giochi; l’acquisto strumentazioni didattiche". Una seconda macroarea prevede il finanziamento di spese di gestione, in quota parte, dei servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia "in considerazione dei loro costi e delle caratteristiche al fine di favorirne la frequenza – spiega l’assessore –. Ci sarà l’ agevolazione tariffaria anche modulabile per la frequenza dei servizi per l’infanzia pubblici e privati accreditati in favore delle famiglie che presentano un Isee fino a 21.500; ci sarà il prolungamento dell’orario pomeridiano dei servizi e della scuola dell’infanzia".

s.v.r.