Sfilata sexy al Menga, 'rivivono' i 100 giorni

Pesaro, le ragazze della 5ª D si sono volute riprendere il rito soppresso per lockdown indossando vestiti con spacchi vertiginosi e tacchi a spillo

Pesaro, sfilata sexy al Mengaroni per i 100 giorni

Pesaro, sfilata sexy al Mengaroni per i 100 giorni

Meravigliose. Immaginate 26 studentesse arrivare a scuola in ghingheri: spacchi vertiginosi, tacchi a spillo, tessuti morbidi e tagli di carattere. L’avrebbero voluto fare l’8 marzo, per la ricorrenza dei cento giorni all’esame di maturità. E’ accaduto ieri al liceo artistico Mengaroni dove la VD sezione di moda, tra le 16 classi tornate in presenza, ha recuperato "il rito" al primo giorno utile – va al sodo Susanna Palazzi, abitino di tulle a pois d’oro e stivaletto sexy – l’8 marzo eravamo in lockdown". Insomma non dall’Olimpo, ma dalla fermata del pullman, la VD è arrivata come una ventata di primavera lasciando di stucco passanti, bidelli, prof e preside. "Uao". Come in un fumetto era possibile leggere la sorpresa destata nei passanti davanti al liceo, in centro storico. Al tizio che le ha viste avanzare – mesto per l’ennesimo caffé d’asporto nelle mani – deve essere passata per un po’ la frustrazione di un mondo "formato Covid" che stentiamo ormai a sopportare. In effetti la lezione data dalle ragazze che ieri si sono divertire a riprendersi un po’ di quella normalità che da un paio di anni sacrifichiamo per ottime ragioni è che la vita può essere comunque presa col verso giusto. Esempio? Incontrando lo sguardo di Elena, esaltato dal trucco velatamente "smokey eyes" anche la mascherina, naturalmente nera per essere in tono con il resto, può diventare un accessorio intrigante. Indossata con stile, anche la sicurezza ha il suo fascino. Lo conferma Candy, pelle d’ebano, fasciata in un tubino lungo di raso acquamarina: "Avrei potuto mettere i tacchi – ammette – Mi sento più a mio agio con le scarpe basse...non volevo volare dalle scale".

La preside ride, orgogliosa di quelle sue studentesse che hanno fatto buon viso al cattivo gioco della pandemia. "Le ragazze meritavano un momento di leggerezza. Per l’8 marzo avevano preparato tutto, ma solo 12 ore prima hanno saputo che saremmo finite in zona rossa. Oggi si sono preparate pensando ai 100 giorni che non hanno potuto fare. E’ stato bello anche per noi spettatori ed è stato, il presentarsi eleganti, un modo per festeggiare il rientro. Rispettiamo le regole in modo serio, ma non c’è motivo di farlo in modo serioso". Asia Carpignoli, Klizia Giorgini, Arianna Semprucci sono mozzafiato, pronte per la prova costume: "Sarà quando sarà – osservano –, ma la vita continua...non ci possiamo sacrificare in tutto. Volevamo riscattarci dopo essere state dentro casa per tanto tempo, senza poter vedere nessuno". Le ragazze, anche le più stilose come Lady Moschino (Arianna Musso) o Beatrice Ferri o Giorgia De Carolis, durante la dad, ammettono di aver ceduto: dietro il monitor, con la webcam a mezzo busto, hanno badato piuttosto alla comodità indossando dalla tuta extralarge al pigiamone. "Venire a scuola è un’altra cosa", confermano. L’attaccamento delle studentesse è evidente nella cura scelta per prepararsi: Martina Di Dio, "spacca", con quell’abito barocco a ricami floreali indossato con naturalezza, mentre Gaia Giagnolini ha messo a frutto l’arte imparata, realizzando personalmente il suo look da "principessa rock": corpetto con gonna larga svasata, sottogonna e stampi argentati. "Presi i tessuti, a confezionarlo c’ho messo due giorni – osserva soddisfatta –. Oggi? un modo diverso di stare insieme per avere un ricordo speciale di noi". Martedì al Menga ci sarà lo screening veloce: le ragazze parteciperanno. A dare loro maggiore pensiero è l’esame di maturità, di cui come tutti i maturandi del mondo, tengono a mente il tempo: "Mancano esattamente 67 giorni all’alba". Oggi uno in meno.

Solidea Vitali Rosati