Sgarbi sottosegretario: ’Sarò attento a Urbino’

Nell’agenda del prosindaco le celebrazioni di Federico. Barocci e il bicentenario della. nascita di Alessandro Serpieri

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Vittorio Sgarbi, pro sindaco di Urbino, è stato nominato ieri sottosegretario alla Cultura da Giorgia Meloni, incarico che aveva già ricoperto tra il 2001 e il 2002 col Governo Berlusconi. "Non essendo di nessun partito, appartengo a me stesso ed è difficile avere un incarico se non sei legato ai partiti - commenta Sgarbi - perciò la nomina di sottosegretario è alla mia persona, non ad una parte politica. Io rappresento i valori di conservazione del patrimonio artistico, che appartengono al centrodestra, ma nel mondo dei beni culturali la conservazione è un dovere. Ringrazio Giorgia Meloni per la scelta che, in accordo con Maurizio Lupi, ha fatto di una persona che risponde ai principi di competenza e merito". Sgarbi, che in questa tornata elettorale aveva corso per il Parlamento a Bologna, senza essere rieletto, sarà sottosegretario alla Cultura al pari di Gianmarco Mazzi e Lucia Borgonzoni. Tuttavia, tra i tre è l’unico ad avere un solido legame con Urbino, che potrebbe rivelarsi importante nel prossimo futuro: "La proposta di celebrare Federico Barocci arrivata dal direttore della Galleria nazionale delle Marche è degna di ogni attenzione, che noi le riserveremo - afferma Sgarbi -. C’è anche l’ipotesi delle celebrazioni di Alessandro Serpieri (uno dei padri della meteorologia, di cui nel 2023 cadrà il bicentenario della nascita, ndr): non ne ho ancora parlato con il sindaco, ma non credo ci sia una buona ragione per non realizzarla". Infine, c’è l’annosa questione del rientro della Pala Montefeltro a Urbino: "Dato che abbiamo mandato nel mondo capolavori, l’ipotesi che torni temporaneamente nella propria casa va valutata con molta attenzione. Samantha Cristoforetti va nello spazio e noi non possiamo spostare delle opere? Qua si tratta di fisime del mondo dei conservatori, che usa la prepotenza al posto della conservazione"

n.p.