Spettacolare accensione dell’albero di Natale, come da tradizione, ieri a Fano. In una piazza XX settembre gremita, il grande abete, installato al centro della piazza, è stato illuminato con variopinti raggi colorati e circondato da neve artificiale. Uno spettacolo a cui hanno assistito entusiaste moltissime famiglie con bambini. Parafrasando la colonna sonora dell’evento, la canzone di Bruno Bungaro e Fiorella Mannoia, "Il Cielo è di tutti" , l’assessore Etienn Lucarelli ha sottolineato il carattere inclusivo del "Natale Più 2022". "Non è un caso – ha precisato Lucarelli - che sia stata scelta questa canzone, che esprime la nostra volontà di trasformare questo momento di festa in una preziosa occasione di accoglienza, superando qualsiasi divisione, giacchè il Natale, così come il cielo, appartiene a tutti".
L’assessore ha poi spiegato che, sebbene il risparmio energetico in questo periodo sia tenuto nella dovuta considerazione, non mancherà una più che suggestiva atmosfera di festa e di accoglienza, lungo tutte le strade del centro, per attrarre residenti e turisti. Sono difatti in programma tante iniziative musicali e culturali, grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale e le associazioni del territorio. Tra le varie iniziative, la pista del ghiaccio, che andrà ad occupare parzialmente il parcheggione, in piazza XXIV maggio vicino alla Rocca Malatestiana. L’azienda che fornisce l’impianto si farà carico di tutti i costi, quindi l’iniziativa sarà a costo zero per il Comune.
Le luci natalizie saranno installate lungo corso Matteotti e in via Arco d’Augusto. Saranno illuminate piazza XX settembre, piazza Costanzi e il Pincio. Caratterizzati da un luce calda anche gli ingressi delle città, con una stella cometa luminosa, che intende rappresentare un invito ad entrare in quello che sarà il villaggio legato al Natale. Per il risparmio energetico, lo spegnimento delle luci sarà impostato all’una di notte. E’ poi già attivo il Villaggio del Natale al Pincio, con più di venti casette in legno in cui acquistare tanti prodotti tipici delle festività.
Marco D’Errico