BEATRICE GRASSELLI
Cronaca

Si apparecchia la novità. Una mensa centralizzata per sfamare 350 alunni

Cambia il servizio di refezione per i ragazzi delle scuole di Tavullia e Padiglione. La struttura è stata costruita negli spazi del Nascondino: "Era necessaria".

I cuochi di Tavullia pronti a prendere il proprio posto ai fornelli per preparare 350 pasti al giorno per gli alunni delle scuole di Tavullia e Padiglione

I cuochi di Tavullia pronti a prendere il proprio posto ai fornelli per preparare 350 pasti al giorno per gli alunni delle scuole di Tavullia e Padiglione

Cambia il servizio di refezione per gli alunni delle scuole di Tavullia e di Padiglione: le piccole cucine scolastiche hanno da qualche giorno chiuso i battenti per lasciare il posto a una nuova struttura centralizzata di 77mq costruita negli spazi della scuola dell’infanzia Il Nascondino. All’impresa di ristorazione collettiva e commerciale, da oltre 50 anni attiva nelle mense di ospedali e scuole Gemos di Faenza è stato invece affidato, in quanto unica partecipante al bando comunale dello scorso dicembre, il servizio di organizzazione della mensa e dei porzionamenti.

Ai fornelli, a preparare 350 pasti al giorno, restano pertanto al loro posto i due cuochi comunali che hanno finora cucinato per gli alunni degli istituti comprensivi e che si occuperanno nella frazione di Padiglione anche del completamento della preparazione dei primi piatti in modo tale che i bambini possano mangiare gli alimenti caldi. "Ci troviamo di fronte a un cambiamento importante – sostiene la vice sindaca e assessora alla Scuola Laura Macchini -. Abbiamo fatto un investimento necessario perché con il passaggio al tempo pieno sia a Tavullia sia a Padiglione con la vecchia struttura non si sarebbe più riusciti a fornire un servizio efficiente. Riteniamo che così sia possibile migliorare la qualità. Grazie al fatto che a Padiglione il piatto viene finito sul posto, possiamo dire di riuscire a dare ai bambini un pasto davvero cotto e mangiato".

Vagliato dalla nutrizionista dell’Ast, il menu privilegia i prodotti a km zero e biologici, secondo quanto previsto anche dalla legge regionale in materia, e promuove una dieta sana. "Sono convinta che il momento del pasto è importante per la socialità ma è anche un’occasione per un insegnamento verso un’alimentazione a base di cibi salutari – prosegue la vicesindaca –. Per ora i feedback sono positivi e ne siamo lieti perché è stato un lavoro molto complesso e ringraziamo le famiglie che hanno compreso la necessità di questo cambiamento". Anche sul piano economico, la nuova cucina rappresenta un investimento importante: circa 250mila euro, per i lavori edili che hanno riguardato pure la sostituzione degli infissi della scuola che ospita la nuova cucina e per le attrezzature per la preparazione dei pasti. Abbandonato completamente il gas per l’elettricità, nella realizzazione della nuova struttura sono state fatte scelte anche per ridurre i consumi energetici. Fra queste la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 18kw, reso possibile grazie a finanziamenti statali e con il quale viene coperto il fabbisogno energetico della cucina, dell’asilo nido e della materna che hanno tutti sede nello stesso edificio.

Beatrice Grasselli