Se non emergono un anfiteatro romano o altre vestigia di questo genere, sta per partire l’operazione "Bramante", il grande immobile che nel tempo ha ospitato scuole e uffici comunali in piazzale d’Annunzio. Perché ieri mattina sono partiti i sondaggi archeologici che verranno fatti in tre punti distinti della grande area nel cuore della città. E’ l’ultimo ostacolo, perché i compremessi sono stati già firmati: da una parte c’è lo studio tecnico guidato da William Guerra che ha dietro la società Astor Immobiliare e sul fronte opposto, il proprietario attuale dell’immobile, che è Cassa Depositi e Prestiti. Che acquisì il Bramante dalla Provincia per 4,5 milioni di euro – ultima operazione firmata da Matteo Ricci prima di lasciare la presidennza della Provincia –, e che viene ora ceduto per la stessa cifra. Nel compromesso c’è anche l’acquisizione, con tanto di delibera, del 15 per cento dell’area che fa capo all’amministrazione comunale: una ‘porzione’ di area che è stata valutata 700mila euro.
Una squadra, con la supervisione di un archeologo, ieri mattina ha dato il via ai sondaggi "anche se non dovrebbero esserci sorprese anche perché lì, all’altezza di viale della Vittoria, arrivava il mare", dicono gli eperti alla luce dell’ attracco delle imbarcazioni sul lato mare di Rocca Costanza. Una operazione immobiliare, quella del Bramante, che va a coinvolgere direttamente la città, perché il piano di recupero prevede che con gli oneri di urbanizzazione si realizzino opere accessorie: una è quella di andare a creare la ormai celebre ‘rambla’, ma nell’incontro con il sindaco Andrea Biancani è emersa una seconda soluzione: la creazione di una grande sottopasso ciclopedonale largo come tutta piazza Aldo Moro con la possibilità di creare anche dei locali. Il sindaco Biancani ha chiesto i progetti per le due soluzioni. E inizialmente voleva spostare le cifre della Bucalossi addirittura in altre aree della città trovando però resistenza da tecnici e impresa. Ricci docet? Pare di no.
Il fautore di questa operazione, e cioè William Guerra, è ancora abbastanza abbottonato ma qualcosa alla fine ammette: "La realizzazione dell’interramento della statale abbiamo calcolato che potrà avere un costo che varia dai 4 ai 5 milioni di euro. Un’opera che andrà ad abbellire la città, ma che torna utile anche alla nostra società perché si avrà una valorizzazione dell’immobile nel suo complesso ma ora vediamo con il nuovo sindaco quale soluzione scegliere".
Il piano di recupero prevede due piani sotterrati per i parcheggi – qualche centinaio di posti – ed il piano strada mille metri di servizi a disposizione per la pubblica amministrazione e quindi negozi. Dopodiché il primo, il secondo ed il terzo piano saranno per la realizzazione di civili abitazioni. Si mette nel conto che sia, fra tutto, una operazione da circa 40 milioni di euro. Una volta terminati i sondaggi e chiuse tutte le operazioni – dice Guerra – presenteremo in Comune il piano di recupero. Se tutto va bene le ruspe potrebbero arrivare alla fine dell’estate del prosimo anno". Un iter che molti tecnici prevedono in accelerazione proprio per il fatto che gli oneri di urbanizzazione andranno per la realizzazione di un intervento che cambierà il volto dell’area.
Da mettere in conto anche qualche reazione contraria perché come si era aperto lo scenario ‘Bramante’ si alzarono più voci per chiedere la tutela dell’edificio.
m.g.