REDAZIONE PESARO

Si trova pace col “Merak Festival“. Cultura balcanica dall’anima profonda

Italia e Bosnia Erzegovina si avvicinano grazie alla potenza eterna della forma artistica.

Si trova pace col “Merak Festival“. Cultura balcanica dall’anima profonda

"Merak" è una parola di origine turca diffusa in tutta la penisola balcanica e va a descrivere uno stato di pace, quel pezzetto della giornata che tutti ricaviamo dalla solita routine quotidiana attraverso piccole azioni semplici. È con questo spirito di tranquillità e di pace che prende piede il “Merak Festival“, l’evento che vuole collegare Italia e Bosnia Erzegovina attraverso uno strumento che non conosce barriere: l’arte. In occasione dell’anno che vede Pesaro come Capitale Italiana della Cultura, le associazioni Lutva e Time for Peace propongono una serie di iniziative culturali gratuite per far conoscere l’altra sponda dell’Adriatico e i suoi patrimoni artistici. Si comincerà questo sabato alle 18, al locale Alla Volta in via Mazzolari 54, con l’evento “Notturno balcanico. La letteratura jugoslava dal socialismo alla jugonostagija“: "Ogni evento si propone di essere uno scambio ed un incontro di idee – ha spiegato Claudia Moschini, del direttivo di Time for Peace –. Nel primo incontro, la scrittrice Elvira Mujcic e l’editore Giuliano Geri ci inviteranno ad immergerci in un “notturno“ che contiene sentimenti contrastanti, in dei Balcani come incontro tra Oriente ed Occidente, con tutte contraddizioni e le unicità. Un dialogo che segue un arco temporale che va dalla Jugoslavia alla letteratura dell’esilio, raccontando lo sradicamento di chi, dopo la guerra, ha cantato la nostalgia".

Dopo l’incontro di sabato, sarà il turno del 13 maggio, con la seconda edizione del premio “Gianfranco Pagnoni Di Dario“. A seguire, l’8 giugno ci sarà l’evento “La letteratura e la vita sotto l’assedio di Sarajevo“, al circolo Arci Sughero, alle 18, mentre il 14 giugno, alle 21 al Cinema Teatro Loreto, si terrà lo spettacolo “C’era una volta la favola pazza“. Il 15 giugno, in collaborazione con la 60ª Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, ci sarà il concerto del gruppo musicale “Zambra Mora“, alle 23 a Palazzo Gradari. A luglio, invece, il workshop di cucina balcanica e cena solidale, mentre ad ottobre la mostra fotografica su Sarajevo intitolata “Shooting in Sarajevo“: "Questo festival è il risultato di un impegno che dura da 30 anni – ha spiegato Claudio Clini, di Time for Peace –. Creare il programma non è stato facile, indubbiamente, ma ha dato una grande soddisfazione. L’evento del 15 giugno, per esempio, ha visto la collaborazione anche della Mostra del Nuovo Cinema per la prima volta. Siamo molto contenti di poterli ospitare nel nostro evento e di poter lavorare con loro. Da maggio fino a dicembre, il Merak Festival ci sarà".

Alessio Zaffini