Silvio Cecchini morto, l’Ateneo di Urbino piange il sindacalista generoso

Il funzionario dell’università è morto a soli 58 anni. Per anni si è battuto come Rsu nel rappresentare le istanze dei lavoratori del suo comparto

Silvio Cecchini, 58 anni

Silvio Cecchini, 58 anni

Urbino, 21 febbraio 2022 - Ha scosso tutta l’Università di Urbino e non solo, la notizia della morte a soli 58 anni di Silvio Cecchini, funzionario informatico, responsabile della programmazione e gestione delle centraline e delle sonde meteorologiche nonché della rete webcam dell’Ateneo. Per il rettore Giorgio Calcagnini si è trattato di "una tragica notizia che ha colpito profondamente tutto il personale, docenti tecnici e amministrativi, che conoscevano e stimavano Silvio per le sue tante funzioni e per il suo impegno nel sindacato come negli organismi di rappresentanza. A nome mio personale e di tutto l’Ateneo condivido questo dolore con la famiglia". Cecchini è stato per anni coordinatore della Rsu per la Cgil Pesaro e Urbino che così lo ricorda: "Dirigente sindacale dello Snur, membro del direttivo provinciale e regionale della Flc Cgil, Silvio ha rappresentato per anni i valori della Cgil all’interno dell’Università. Qualche giorno fa, in vista del rinnovo delle elezioni Rsu in Ateneo, aveva sottoscritto la sua candidatura per continuare con l’impegno, mai venuto meno, di portare avanti le rivendicazioni dei lavoratori del suo comparto. Continueremo ad agire nel solco tracciato dal suo operato, traendo insegnamento dalla sua forza, coraggio e competenza". Per la collega Tuscia Sonzini, "Silvio era sempre mosso da un senso di giustizia che permeava ogni sua azione. Ha lottato con forza, generosità e coerenza per difendere i lavoratori, una persona che mi ha insegnato cosa vuol dire essere un vero sindacalista". Per il "Carlino, Cecchini curava assieme a Cesarino Balsamini e Piero Paolucci la seguita rubrica meteo dell’Osservatorio del Serpieri, un punto di riferimento importante, specialmente in occasione di eventi estremi come il ’nevone’ del 2012. "Silvio era fondamentale – afferma Paolucci – sempre preoccupato di pubblicare i dati delle nostre stazioni in tempo reale, una rarità fra gli osservatori meteorologici. Un aspetto rivelatore della sua natura generosa". Il funerale si svolgerà in forma privata.