Pesaro, sbanca le slot col trucco: sapeva prima quando arrivava la vincita

Danilo Madonna, 36 anni, di Tavullia, aveva le password che gli consentivano di tenere sotto controllo le macchinette nei bar. Poi mandava suoi uomini a incassare. La Finanza gli ha sequestrato 40 computer: poteva guadagnare fino a 50mila euro al mese

Danilo Madonna, 36enne di Tavullia, durante il blitz della Finanza

Danilo Madonna, 36enne di Tavullia, durante il blitz della Finanza

Pesaro, 18 febbraio 2022 - Si chiama Danilo Madonna, ha 36 anni, celibe, di Tavullia. Il programma televisivo delle Iene lo ha pedinato e incastrato con video e dichiarazioni mettendo in luce ciò che fa: truffe informatiche. La Guardia di Finanza nello stesso momento lo ha perquisito sequestrandogli non meno di 40 pc e vari supporti informatici.

E’ indagato per frode informatica e accesso abusivo. Danilo è apparentemente un disoccupato, vive in affitto a Tavullia, ha solo un’utilitaria, si veste così così, ma in realtà è impegnatissimo a vincere dalla mattina alla sera con le slot machine. Può arrivare ad incassare anche 50mila euro al mese. Soldi presunti, perché nessuno li ha trovati. La sua non è una questione di fortuna ma di complicità.

Danilo conosce attraverso una rete di informatori, che difficilmente rivelano gratuitamente quel tipo di segreti, la password per entrare nel sistema di vari gestori italiani (ce ne sono 12) delle slot machine. Questo permette a Danilo di sapere due cose: quando una determinata macchinetta, proprio quella su 100, dislocata in un bar preciso di un paese determinato, emetterà la giocata vincente e quanto potrà incassare.

Lo sa perché tutte le slot machine seguono il principio che al 60 per cento delle giocate deve uscire una mano vincente ed inviano il segnale informatico al rete del gestore per avvertirlo. E lui, Danilo, avendo la password, legge in diretta i vari alert delle macchinette partendo a razzo per riscuotere a colpo sicuro.

Se non può, manda qualcuno e poi si divide la vincita che oscilla tra i 100 e i 500 euro a macchinetta. In un giorno ne può fare a decine. Non potendo arrivare ovunque, ed avendo a disposizione il dna dell’intero parco slot machine italiano, ha ’assunto’ personale che lavora per lui incassando al momento giusto.

Non solo: avrebbe venduto delle password temporanee ai "cinesi" a colpi di 50mila euro a cessione, per incassare senza muoversi da casa. Le Iene lo avevano già pizzicato nel 2019, ma nessuno tra gli inquirenti se n’era accorto.

Le Iene sono poi tornate qualche settimana fa sulle tracce di Danilo Madonna scoprendo una vera fabbrica della raccolta dei soldi delle slot machine. Il programma è andato in onda l’altra sera su Italia1.

La Guardia di finanza di Pesaro ha perquisito la casa di Danilo Madonna mentre la troupe del programma si trovava lì (difficilmente sarà stato un caso), con l’ausilio anche di un cane. Sono stati riempiti alcuni furgoni con l’attrezzatura sequestrata. Sequestrati anche tutti i telefonini che il 36enne utilizzava per tenere i contatti con i suoi ’dipendenti’.

Colpisce in questa storia che le varie società di gestione delle slot machine non lo abbiano denunciato. Il motivo è semplice: non volevano far sapere della falla di sistema e quei soldi vinti con l’inganno li avrebbe comunque ricevuti un altro. E, per le ditte, il dettaglio è indifferente

ro.da.