Smog Pesaro, giro di vite sul diesel fino a Euro 3

Multa di 164 euro a chi entra in città, l’annuncio della polizia locale. Ma per gli autocarri ampie deroghe

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Pesaro, 3 ottobre 2018 - Lo smog fa paura. E la polizia municipale di Pesaro corre ai ripari: «Abbiamo deciso di controllare tutti i mezzi più vecchi». L’ordinanza che riprende la legge regionale vieta la circolazione in città di auto a gasolio da zero ad euro 3 (anno 2003). Ad eccezione di quelli dotati di filtro antiparticolato, che sono pochi ad averlo, tutti gli altri devono restare fuori dal centro. Dice il comandante Galdenzi: «Fino ad ora non ci sono state numerose sanzioni in relazione all’ordinanza sull’inquinamento. Ma ora abbiamo stabilito un controllo serrato sulle auto diesel e sulle vetture a benzina pre Euro . Chi entrerà nel centro storico avendo un’auto inquinante pagherà una multa di 164 euro».

Ma se da un lato c’è giro di vite, dall’altro c’è lo spalancamento della diga per i mezzi più inquinanti: gli autocarri fino a 35 quintali. Per quelli da euro 2 in su, anche se non hanno il filtro antiparticolato, non ci sono limitazioni per entrare in centro per svolgere la loro attività commerciale. Ovviamente devono segnalare prima al comando della polizia municipale il numero di targa degli autoricarri che entreranno nella zona blu.

Si legge nell’ordinanza: «Il numero massimo di permessi temporanei concedibili a ciascuna ditta è di 5. E questi valgono dal 15 settembre al 31 maggio di ogni anno».

La decisione di controllare le auto più vecchie e di dare corda ai furgoni diesel più puzzolenti per motivi di lavoro deriva dal fatto che che i giorni di superamento del Pm 10 sono stati pochi. Nell’ordinanza si ricorda che «dal primo gennaio 2018 al 31 agosto 2018 sono stati rilevati dalla rete regionale di Qualità dell’Aria presso la stazione da fondo urbano di Pesaro in via Scarpellini 13 superamenti giornalieri dei valori di PM10 su n. 35 massimo consentiti annualmente».

Questo è stato il motivo per cui l’ufficio ambiente del Comune ha deciso di essere «buono» lasciando la possibiltà ai furgoni più vecchi di entrare nella zona blu di Pesaro. A patto ovviamente che abbiano chiesto il permesso.

Aggiunge il comandante Galdenzi: «La lotta allo smog non è solo un principio generale su cui tutti sono d’accordo ma un elemento essenziale del nostro lavoro. E dunque verificheremo in misura sistematica il rispetto dell’ordinanza e delle limitazioni che sono state imposte alla circolazione». Non è raro che gli stessi agenti di polizia municipale indossino la mascherina antismog.

Dice Mimmo La Rocca, sindacalista interno: «Abbiamo la mascherina in dotazione ma ogni due ore i colleghi bloccati ad un incrocio vanno spostati per evitare intossicazioni. Nel frattempo dovrebbero indossare la mascherina a meno che ci sia l’esigenza di usare il fischetto. E’ impossibile coniugare mascherina e fischietto, magari ad un incrocio dove è andato in tilt un semaforo».

Ma val la pena di ricordare che il filtro antiparticolato trattiene le polveri ma ad un certo punto queste arrivano a saturazione. E vanno scaricate. Per farlo, il meccanico versa dei liquidi nel serbatoio. E le polveri vengono scaricate. Dove? Nell’aria, e sono polveri ancora più sottili delle Pm10 dunque ancora più pericolose. Ma il sistema è questo: garantisce la facciata ma nel retrobottega succede di tutto.