ROBERTO DAMIANI E ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Soldi facili a Pesaro, il retroscena: il regolamento fu ignorato

Secondo quanto stabilito da loro stessi, non possono affidare appalti senza dei requisiti che Opera Maestra e Stella Polare hanno dichiarato di non avere

Uno dei 2 totem sopravvissuti dopo averne acquistato 14 da Opera Maestra

Uno dei 2 totem sopravvissuti dopo averne acquistato 14 da Opera Maestra

Non tutte le regole vengono imposte dall’alto. Alcune sono quelle che ci auto-imponiamo e che chiediamo a noi stessi di rispettare. Stessa cosa fanno gli enti, e il Comune e la Fondazione Pescheria non sono da meno. Scrivono i regolamenti e chiedono a loro stessi di rispettarli. Nella storia degli affidamenti "allegri" alle associazioni Opera Maestra e Stella Polare anche questo aspetto riveste un’importanza centrale.

Alla luce della documentazione (ancora parziale) che abbiamo ricevuto dietro nostra richiesta, riguardante gli oltre 556mila euro stanziati per incarichi più disparati alle due associazioni di via Pastrengo, siamo andati ad esaminare la regolamentazione interna degli enti. La domanda a cui cerchiamo di rispondere è: com’è possibile che delle associazioni culturali no profit senza Durc (documento unico di regolarità contributiva), senza dipendenti, senza iscrizione Inps o Inail, né alla Camera di Commercio né al Runts (registro unico nazionale del terzo settore) possano non solo competere ma addirittura avere la meglio, nell’affidamento di incarichi pubblici con altre realtà imprenditoriali che invece queste caratteristiche le hanno? Cosa dicono i regolamenti interni agli enti che hanno appaltato i lavori?

La Fondazione Pescheria ha le idee chiare. E le aveva anche quando, con documento n. 5 del 26 maggio 2023, ha affidato la realizzazione per 39.833 euro dei 14 totem in polistirolo a Opera Maestra dopo un’indagine "informale" di mercato a cui hanno partecipato altre due ditte che hanno inviato due preventivi di importo doppio a quello presentato, per ultimo, da Opera Maestra.

Le proprie idee chiare, la Fondazione Pescheria, le ha espresse nell’avviso pubblico per la costituzione di un elenco degli operatori economici all’affidamento di contratti di servizio e forniture ai sensi del decreto 31 marzo 2023, n. 36 che è consultabile sul sito internet della Fondazione. Dopo l’elencazione delle categorie merceologiche interessate, infatti, si dice chiaramente che per affidamenti di contratti, servizi e forniture di importo inferiore a 40mila euro oltre Iva, tra i requisiti di ordine professionale per essere inseriti nell’elenco è necessario essere iscritti nel registro della Camera di Commercio o nel registro delle commissioni artigianali oppure ordini professionali. Stesse idee chiare le ha anche il regolamento comunale per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari e per l’attribuzione di vantaggi economici".

"Il Comune può assegnare contributi a quelle iniziative che, rientranti nella specifica competenza comunale, sono realizzate da altri enti, scuole, associazioni, cooperative e organismi pubblici e privati nei termini fissati da apposita convenzione o dall’atto costitutivo – si dice nel regolamento che, più avanti, specifica che - i soggetti devono depositare il competente servizio comunale copia dello statuto, relazione sulla attività e dichiarare il numero dei soci aderenti".

Soprattutto l’ultima condizione non è nota.