Era stato accusato di aver fatto sparire quasi 8mila euro dalle casse dell’autogrill Metauro Ovest sull’A14. A distanza di 3 anni, ieri il vice direttore dell’area di servizio, un 50enne abruzzese, è stato assolto dal reato di furto aggravato. Il pm aveva chiesto la condanna a 4 mesi e 300 euro di multa. Tutto comincia a ottobre 2020, quando la direttrice dell’autgrill nota che dai versamenti fatti e inseriti nella cassaforte della cassa continua, mancavano delle buste di denaro contenente gli incassi del locale. I conti non tornavano per un totale di 8mila euro. Sporge denuncia contro ignoti. Scattano le indagini e i sospetti si concentrano sul dipendente, l’unico a essere in possesso delle chiavi della cassaforte. La polizia ritrova durante un blitz 8 buste con dentro 7.000 euro in tutto. Erano sotto un ripiano tra contenitori e involucri, negli uffici interni dell’autogrill. Dai calcoli quindi mancherebbero circa 800 euro. Soldi che non verranno mai ritrovati. Intanto il 50enne finisce a processo per furto pluriaggravato dall’aver approfittato della propria condizione, con l’accusa di aver anche falsificato chiavi, oltre che dall’abuso di prestazione di opera. A processo il suo difensore, l’avvocato Claudio Iaconi del foro di Teramo spiega che quelle somme sono state posizionate lì solo per ragioni organizzative e che il suo assistito non ha commesso alcun furto. Ha aggiunto che nell’ambito delle procedure organizzative di un’area di servizio, era anche giustificabile un ammanco di 800 euro. E comunque non addebitabile al dipendente. Il giudice lo ha così assolto perché il fatto non sussiste. Il 50enne aveva subito anche un procedimento disciplinare, lo aveva impugnato e vinto. Ha sempre continuato a lavorare nell’autogrill dove ancora si trova.
CronacaSoldi spariti, dipendente scagionato