Solidarietà, apre “Rivestiamo“ Un incendio l’aveva messo ko

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L’incendio divampato improvvisamente il 2 novembre scorso nell’ex chiesetta di Centinarola, aveva interrotto l’attività del centro “Rivestiamo“, ma non aveva intaccato né quella filiera sociale né lo spirito dei volontari impegnati dal 2013 in questo servizio che è anche un’esperienza di inserimento lavorativo di persone fragili. Ci sono voluti sette mesi alla Cooperativa Contatto che la gestisce per trovare una nuova collocazione al Centro dove si raccolgono, selezionano ed igienizzano indumenti, coperte e altri beni tessili donati dai cittadini a beneficio di persone in situazione di forte disagio economico. Si può dire che la riapertura è stato un successo per i volontari, ma un fallimento per la città che ha lasciato cadere nel vuoto l’invito fatto più volte (nei mesi passati) dal vescovo Armando Trasarti, di prestare alla causa uno dei tanti capannoni industriali rimasti sfitti a causa della crisi. Ieri il centro “Rivestiamo“ ha riaperto i battenti al civico 23 di via Buratelli, a Cuccurano, presso “Cose senza Tempo“ ovvero l’altra attività sociale per il riciclo e riuso che ha dovuto sacrificare degli spazi per far posto al centro diocesano di raccolta indumenti.

"Oggi riapriamo – ha detto il presidente dell’associazione Michele Altomeni –. Abbiamo deciso, anche per offrire un servizio migliore ai cittadini che vogliono donare, di allestirlo all’interno degli spazi di Cose senza tempo. Quindi avrà gli stessi orari del negozio che sono il martedì e mercoledì pomeriggio e venerdì il sabato sia mattina che pomeriggio. Chiunque vuole può portarci vestiti, coperte, lenzuola: tutto ciò che sono beni tessili… e ovviamente tutto il resto. Nello specifico abbiamo riallestito qui la cella di igenizzazione che è prevista per legge, funziona con una macchina all’ozono: tutto quello che arriva viene prima selezionato, perché una grossa parte delle cose che arrivano sono da buttare. Tutto quello che teniamo segue due diverse filiere: quella della solidarietà pura, che funziona da sempre in collaborazione con Caritas e da un po’ di tempo anche con l’Ambito sociale 6 e stiamo lavorando anche con l’ambito 7 per spostarlo anche sulla valle del Metauro. L’altra filiera, che serve a sostenere economicamente tutto il resto, è quella della vendita qui a Cuccurano dove c’è l’outlet e nel negozio di via Rainerio. Ma stiamo ragionando di aprire anche a Senigallia e altre zone". Nato nel 2013 il servizio è cresciuto, non solo perché è aumentata la cultura del riuso, ma perché centralizzare la raccolta piuttosto che lasciarla fare alle parrocchie, ha ottimizzato i risultati e ridotto i costi. "Il dato del 2021 è un po’ falsato perché mancano due mesi, ma fino a quel punto avevamo raccolto 30 tonnellate di beni tessili di questi circa 10mila hanno seguito il filone della solidarietà, 5 tonnellate sono quelle che abbiamo distribuito nei nostri punti vendita e quindi rimesso in circolo, 15mila è la parte che invece è stata buttata".

Tiziana Petrelli