Sollevato al porto il motopeschereccio, ma la falla non si vede

Migration

Sono cominciate ieri le operazioni di recupero dell’unità da pesca semiaffondata l’altra notte al porto di Fano. Saranno completate questa mattina all’alba, quando il Motopeschereccio Angelo Padre sarà tirato a secco nel molo d’alaggio per essere sottoposto agli accertamenti relativi all’inchiesta con cui si tenterà di approfondire le cause tecniche che l’hanno portata a imbarcare acqua. Ieri il peschereccio ultra50enne, è stato sollevato con una gru a quasi tre metri d’altezza dal pelo dell’acqua dove rimarrà fino a quando l’alta marea di oggi consentirà di trascinarlo fuori. Ad occhio nudo non si vede nessuna falla: non si esclude che il natante possa essere affondato per l’usura dovuta alla vetustà. Due ditte sono state all’opera con idropompe: una ha svuotato lo scafo dall’acqua e l’altra ha aspirato il gasolio sversato in mare. Le operazioni sono state effettuate tutte con la supervisione dei militari della Guardia Costiera.